A poche ore dallo stop della corrente e dell’acqua nella Striscia, l’Egitto ha proposto “una tregua di 6 ore per portare aiuti umanitari a Gaza”. La decisione del Cairo, riportata da al Arabiya, arriva dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, che aveva annunciato “un assedio totale” all’enclave palestinese – interrompendo la fornitura di gas, acqua e carburante –, divenuto effettivo intorno alle 14 ora italiana. “Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha sottolineato l’importanza di fermare gli spargimenti di sangue, proteggere i civili e impedire che vengano presi di mira – ha continuato la rete satellitare – Sisi ha poi invitato l’Europa e la comunità internazionale a sostenere la tregua, i negoziati e la cessazione dell’escalation a Gaza. Mettiamo in guardia dalle pericolose conseguenze umanitarie e per la sicurezza del conflitto in corso a Gaza”. Fonti di sicurezza egiziane, scrive Reuters, hanno inoltre riferito che “l’Egitto ha discusso i piani con gli Stati Uniti e altri paesi per fornire aiuti umanitari attraverso il confine con la Striscia di Gaza con un cessate il fuoco limitato” e che “gli aiuti passeranno attraverso il valico di frontiera di Rafah tra Gaza e la penisola egiziana del Sinai”.