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Morto Charles Feeney, il miliardario che diede tutta la sua fortuna in beneficenza. Il suo motto era: “Donare finché fa male”

Nel dicembre 2016, Feeney ha ufficialmente donato quasi tutti i suoi beni, stimati inizialmente in otto miliardi di dollari, lasciandosi solo due milioni di dollari per il suo uso personale e destinando il resto alle sue opere di beneficenza preferite

di F. Q.

L’America ha perso uno dei suoi filantropi più straordinari: Charles Feeney, l’uomo che ha gettato le basi per il concetto di “duty-free,” ha segretamente donato quasi tutta la sua immensa fortuna a opere di beneficenza nel corso di una vita straordinaria. Feeney è scomparso all’età di 92 anni nel suo modesto appartamento a San Francisco, annunciato dalla Atlantic Philanthropies, un gruppo di fondazioni da lui creato negli anni ’80.

Charles Feeney è passato alla storia per la sua incredibile generosità e per aver seguito il motto “Donare finché fa male”. Nel dicembre 2016, Feeney ha ufficialmente donato quasi tutti i suoi beni, stimati inizialmente in otto miliardi di dollari, lasciandosi solo due milioni di dollari per il suo uso personale e destinando il resto alle sue opere di beneficenza preferite.

Ma come ha fatto Feeney ad accumulare una tale ricchezza e cosa lo ha spinto a donarla segretamente per decenni? Il tycoon aveva vissuto una vita di lusso in residenze spettacolari a New York, Londra, Parigi, Honolulu, San Francisco, Aspen, e sulla Riviera Francese. Tuttavia, dopo aver raggiunto i cinquanta anni, Feeney iniziò a ripensare al significato della sua ricchezza, guidato dai valori semplici appresi da bambino in una modesta famiglia cattolica operaia nel New Jersey.

La sua trasformazione è stata radicale: ha rinunciato all’ostentazione, indossando un orologio da dieci dollari, viaggiando in classe economica, e spostandosi in metropolitana invece che in limousine. Charles Feeney è stato un precursore di scelte successivamente adottate da altri miliardari, come Bill Gates e Warren Buffett. Ha anche scelto di donare il suo denaro in segreto, a differenza del 99% dei miliardari americani che preferiscono vedere il loro nome sui musei, gli ospedali e altre entità benefiche.

La sua copertura è stata infranta nel 1997 quando la vendita del suo impero “duty-free” a Louis Vuitton Moët Hennessy ha reso necessario rivelare la sua identità. Questa decisione ha permesso a innumerevoli organizzazioni di beneficiare della sua generosità, dalla Cornell University al Mount Sinai Hospital di New York. Ma la filantropia di Feeney non conosceva confini: molte istituzioni irlandesi, come la Dublin City University, il Trinity College e la University of Limerick, hanno beneficiato delle sue donazioni. Feeney è stato anche il principale finanziatore della sezione americana dello Sinn Fein, il braccio politico dell’Ira, e ha condizionato le sue donazioni in modo che fossero utilizzate esclusivamente per attività non violente, contribuendo al successo dell’Accordo del Venerdì Santo del 1998.

La morte di Charles Feeney è una perdita per il mondo, ma il suo incredibile spirito di generosità e il suo impatto duraturo sulle opere di beneficenza continueranno a ispirare generazioni future. Il “dono segreto” di Feeney rimarrà un esempio straordinario di come una persona può usare la propria fortuna per cambiare il mondo in meglio.

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