Bufera su Wonder woman. L’attrice Gal Gadot, cittadina israeliana, ha pubblicato una storia sul suo account Instagram in cui ha tracciato un parallelo tra le uccisioni di israeliani e palestinesi. Tra decine di post dove ricorda con dolore le vittime degli attentati di Hamas ecco la frase che nel mondo occidentale non si può (più) dire: “Uccidere palestinesi innocenti è orribile. Uccidere israeliani innocenti è orribile. Se non provi lo stesso, dovresti chiederti il perché”. Apriti cielo. Almeno per quel che riguarda una manciata di commentatori di questo post la Gadot è una pericolosa traditrice antisemita. Fioccano offese di ogni genere e grado, fino alla contestazione della nota conduttrice tv, Ofira Asayag, che ha invitato Gadot direttamente a farsi da parte “e tacere”.
A quel punto l’interprete di Wonder woman ha cancellato il post delle polemiche, ma altri post sono rimasti eccome. E da qui si può vedere come la cosiddetta “bufera social” si era scatenata anche dalla parte opposta. La Gadot è nata 38 anni fa a Petah Tikva, a un tiro di schioppo dalla West Bank. Fiera Miss Israele nel 2008, poi anche determinata soldatessa nell’esercito per due anni di leva obbligatoria, l’attrice di Hollywood aveva, appunto, anche condannato sdegnata gli attacchi di Hamas in altri post precedenti a quello dello scandalo.
E lì, a dire il vero, era stata subissata di critiche da decine di utenti palestinesi che la invitavano a comprendere le cause che hanno portato alla radicalizzazione islamica della lotta patriottica palestinese. Infine, non va dimenticato che nelle scorse ore la Gadot è stata firmataria di un mega appello di 700 star tra cinema e tv statunitense pro Israele. La missiva pubblicata da tutte le testate americane è stata sottoscritta, tra gli altri, da Jerry Seinfeld, Amy Schumer, Chris Pine, Mark Hamill, ed è stata ideata dall’organizzazione no profit Creative Community for Peace.