Alberto Rizzotto, l’autista del bus di turisti precipitato dal cavalcavia di Mestre la sera del 3 ottobre, non ha avuto alcun malore. Al momento è il risultato principale (sia pure ancora parziale) dei primi dati dell’autopsia, secondo quanto riferito dal Corriere del Veneto. L’esame procederà con l’accertamento fondamentale, ossia con un’analisi più approfondita del cuore, per la quale la pm della Procura di Venezia, Laura Cameli, ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini. L’ipotesi del malore era stata avanzata nelle ore e nei giorni successivi all’incidente, nel quale 21 persone sono morte e 15 sono rimaste ferite. La navetta della società La Linea stava trasportando decine di turisti di rientro al campeggio Hu di Marghera, quando all’improvviso si è spostato verso la parte destra della strada, strisciando sul guardrail per una cinquantina di metri senza alcun segno di frenata o tentativo di rimettersi in carreggiata prima di schiantarsi sul guardrail alla propria destra e precipitare per una decina di metri. Tra le altre ipotesi al vaglio degli inquirenti ci sono il colpo di sonno, una distrazione (ed esami sono in corso sul cellulare) o il guasto al bus che peraltro era relativamente nuovo. Tra i dati certi, che provengono dal gps, c’è che il mezzo si è scontrato con il guardrail a 36 chilometri orari per poi finire la sua corsa a circa 6 chilometri all’ora e che sull’asfalto non ci sono segni di frenata.
La perizia sul bus sarà eseguita nei prossimi giorni così come l’esame dei file conservati nel sistema “cloud” dell’azienda. Per il momento, la seconda consulenza della procura riguarda lo stato del guardrail, le condizioni del manto stradale e la dinamica dell’impatto. Le operazioni cominceranno il 25 ottobre: in quell’occasione, il viadotto verrà chiuso al traffico a partire dalle 13. Il consulente del pm, l’ispettore del ministero dei Trasporti Placido Migliorino, ha chiesto 120 giorni: il deposito della relazione è dunque previsto per la fine di febbraio 2024.
Nel registro degli indagati sono state iscritte tre persone, con l’accusa di omicidio stradale plurimo e lesioni stradali plurime: l’amministratore delegato della società La Linea, il 63enne Massimo Fiorese, e due funzionari del Comune di Venezia: il dirigente del settore Manutenzione viabilità stradale, il 47enne Alberto Cesaro, e quello del settore Viabilità e mobilità per la terraferma, il 51enne Roberto Di Bussolo. Il tutto mentre sono ancora 11 i passeggeri ricoverati negli ospedali del Veneto, di cui 6 in terapia intensiva: per molti di loro il decorso procede regolarmente. Nella giornata di ieri sono stati dimessi i due fratellini tedeschi di 4 e 13 anni, trasferiti in un ospedale di Lipsia per essere avvicinati alla loro famiglia.