Roma, sit-in per la casa delle donne Lucha y Siesta: “Facciamo accoglienza e contrasto alla violenza ma la Regione vuole chiuderci”
“La situazione del fenomeno sulla violenza contro le donne è molto grave – ha dichiarato Francesca De Masi, vice presidente della cooperativa BeFree, in prima linea contro la violenza di genere e la tratta di esseri umani – mancano all’appello nove decimi dei posti in accoglienza che il Consiglio d’Europa prevede per le donne sopravvissute a violenza domestica. Ad esempio Roma, con i suoi 4 milioni di abitanti, dovrebbe avere circa 400 posti, in realtà ce ne sono 40, massimo 50. Lucha y Siesta copre, in questo deserto, 14 posti in accoglienza” Ma la casa delle donne romana è molto di più, dicono le attiviste: “Noi facciamo contrasto alla violenza di genere in maniera ampia – ha raccontato Mara Bevilacqua, attivista della struttura – da 15 anni tutte le estati facciamo un cineforum gratuito che dura due mesi, facciamo corsi di vario tipo, di lingua, di ginnastica, per bambini e per adulti. Facciamo prevenzione nelle scuole e formazione alle forze dell’ordine e alle istituzioni”