Scandalo scommesse, Corona fa il quarto nome: “È Nicola Zalewski della Roma”. Lui nega

Nicola Zalewski, 21 anni, esterno della Roma. È lui il quarto nome fatto da Fabrizio Corona su Dillinger News: sarebbe un altro dei calciatori coinvolti nello scandalo scommesse, secondo l’accusa dell’ex re dei paparazzi. Gli avvocati del giocatore italo-polacco hanno annunciato querela. “La Roma, con la quale siamo in contatto, non ha ricevuto alcun documento riguardante Zalewski”, ha dichiarato il direttore del dipartimento media e comunicazione della Federcalcio polacca Tomasz Kozowski. Per il momento il 21enne resta in ritiro con la nazionale Under 21 polacca e, secondo quanto riporta il portale meczyki.pl, avrebbe respinto con decisione tutte le accuse negando di aver mai effettuato scommesse illegali.

Finora è noto che la Procura di Torino ha iscritto nel registro degli indagati Nicolò Fagioli, poi Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Corona aveva anticipato i loro nomi. Ma dalle chat del centrocampista della Juventus emergono anche i profili di altri calciatori: almeno una decina. L’inchiesta è certamente destinata ad allargarsi. Il fascicolo della pm Pedrotta della Direzione distrettuale Antimafia di Torino era stato aperto per indagare su un gruppo criminale che gestiva un sito di scommesse illegale. Gli inquirenti sono arrivati a un’agenzia Eurobet di Torino dove avvenivano anche le scommesse illegali e nella “contabilità” dei server sommersi è spuntato anche il nome del calciatore Fagioli. Il 22enne bianconero è quindi indagato già dall’estate. Ieri, giovedì, dopo le rivelazioni di Corona, gli inquirenti si sono presentati a Coverciano per notificare gli avvisi di garanzia a Tonali e Zaniolo, che hanno successivamente lasciato il ritiro della Nazionale.

Ai calciatori viene contestato l’esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa. È la fattispecie prevista all’art. 4 della legge 401 del 1989: appunto scommesse online presso bookmakers non provvisti di regolare concessione statale. È punibile con un’ammenda fino a 516 euro. Ma dal punto di vista della giustizia sportiva il punto è un altro: hanno scommesso su partite di calcio? Se dalle indagini dovesse emergere una risposta affermativa a questa domanda, rischiano una squalifica “non inferiore a tre anni“.