Dal punto di vista penale se la potrebbero cavare con una sanzione pecuniaria, mentre dal punto di vista sportivo il rischio è molto superiore. L’indagine della Procura di Torino sta trascinando il calcio italiano in un nuovo scandalo scommesse, del quale ancora non si conosce la portata. E i calciatori coinvolti rischiano di compromettere la loro carriera, se da parte della giustizia sportiva dovessero arrivare sanzioni esemplari.
Il reato – A Nicolò Fagioli, il primo nome emerso dall’inchiesta torinese, viene contestato l’esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa. È la fattispecie prevista all’art. 4 della legge 401 del 1989: appunto scommesse online presso bookmakers non provvisti di regolare concessione statale. È punibile con un’ammenda fino a 516 euro. Per la stessa ipotesi di reato sono indagati Zaniolo e Tonali. Se anche per gli altri presunti calciatori coinvolti l’accusa dovesse essere solamente questa – non le partite truccate, per intenderci – se la caverebbero anche loro con il pagamento di una somma in denaro.
Le sanzioni sportive – Ma dal punto di vista sportivo il rischio è molto superiore e può portare fino ad una squalifica “non inferiore a tre anni“, se abbiano piazzato giocate su partite di calcio. Come previsto dall’articolo 24 del codice di giustizia sportiva, nel caso di scommesse accertate “che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa“, anche su siti autorizzati, sarebbe difficile per loro evitare una sanzione che prevedere la squalifica, valida non solo nel calcio italiano, ma nel mondo, in base ai regolamenti di Uefa e Fifa. La sanzione di tre anni può ridursi in caso di patteggiamento o collaborazione del giocatore sotto indagine. Quanto al patteggiamento, si può arrivare a una riduzione della pena del 50% in caso di proposta di accordo dopo la notifica di avviso di conclusione delle indagini, mentre la riduzione è di un terzo in caso di patteggiamento tra il deferimento e la prima udienza. Prevista appunto anche la ‘collaborazione’, come si legge nell’articolo 128 del Codice di giustizia sportiva: non costituisce un patteggiamento ma una semplice riduzione o commutazione della sanzione e, soprattutto, presuppone l’ammissione di responsabilità e la collaborazione da parte dei soggetti incolpati, che si traduce nel fornire nuovi elementi utili alla scoperta o l’accertamento di violazioni. La Procura della Figc dovrebbe notificare la chiusura delle indagini entro un paio di settimane, ovvero nei primi giorni di novembre.
I precedenti in Premier – Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, due dei giocatori coinvolti, giocano ora in Premier League con le maglie di Aston Villa e Newcastle. La massima sanzione prevista in Inghilterra e più bassa rispetto a quella italiana. Il caso recente più eclatante è rappresentato da Ivan Toney. L’attaccante del Brentford ha infatti ricevuto 11 mesi di squalifica dopo aver violato addirittura per 262 volte le norme relative alle scommesse secondo i regolamenti della Football Association. Deve ancora cominciare a scontare la squalifica invece Harry Toffolo: la pena per l’esterno del Nottingham Forest è sospesa fino alla stagione 2025/2026 ed è di cinque mesi. La sanzione è stata congelata e lo rimarrà ancora per questa annata e per la successiva. Lucas Paquetà, vecchia conoscenza del Milan, è finito nel mirino della FA per alcune ammonizioni sospette. La notizia è stata riportata dal Daily Mail ad agosto ma le indagini sono ancora in corso.