Sventolano i colori della Palestina in tutta Europa. Dopo le proteste di Roma e Berlino, sabato 14 ottobre anche a Londra migliaia di persone sono scese in piazza contro Israele mentre in Italia si manifesta a Milano, Bari e Torino in sostegno del popolo palestinese a una settimana dall’inizio dell’offensiva israeliana su Gaza, in risposta all’attacco di Hamas contro i civili nel sud del Paese del 7 ottobre. Il corteo più corposo è quello del capoluogo lombardo, dove 3mila persone, secondo i dati forniti dalle forze dell’ordine, si sono radunati in piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione Centrale, sotto la guida di diverse realtà associative del panorama milanese, come i Giovani Palestinesi, Unione democratica arabo–palestinese e Associazione dei palestinesi in Italia.
In testa al corteo partito dalla stazione Centrale uno striscione con la scritta “Fermiamo il genocidio a Gaza. Salviamo Gaza”, mentre diverse bandiere della Palestina sventolano e i manifestanti intonano “Free, free Palestine, Palestina Libera”. Tra canti di condanna a “Israele fascista stato terrorista” e organizzatori che al megafono dai camioncini ribadiscono di “non avercela con gli ebrei ma con l’occupazione sionista che massacra tutti i giorni e compie un genocidio nei territori palestinesi”, il gruppo è arrivato al Parco Trotter dove ha osservato un minuto di silenzio per le vittime della guerra, seguito da un fragoroso applauso. Il presidio è poi proseguito con diversi interventi da parte delle associazioni, che chiedono all’unisono una condanna di Israele per l’utilizzo di bombe al fosforo bianco, condannate a livello internazionale.
A Torino invece, l’iniziativa è stata promossa dall’Associazione palestinesi in Italia, dal collettivo Progetto Palestina e Bds Torino. “Abbiamo organizzato questa piazza in solidarietà alla Palestina dove quello che sta succedendo è di portata storica perché da 20 anni non si vedevano fatti di questo genere da parte della resistenza palestinese”, hanno spiegato alcuni dei promotori. Tra le persone scese in piazza diversi esponenti della comunità araba e moltissimi giovani italiani, che al grido di “assassini” condannano la dura risposta del governo Netanyahu all’offensiva di Hamas. Così come a Milano, diversi manifestanti sottolineano di non supportare l’organizzazione terroristica ma di empatizzare con “un popolo in resistenza e in lotta anticoloniale” da oltre 75 anni. Della stessa idea anche piazza Cesare Battisti, a Bari, dove i gruppi studenteschi Osa e Cambiare Rotta hanno radunato una cinquantina di persone nonostante il tentativo della sezione cittadina di Forza Italia di vietare il presidio. Il gruppo Osa, nei giorni scorsi, ha chiarito di essere “filo palestinese ma non filo Hamas”.