Telefoni cellulari e tablet dei tre giocatori sono sotto la lente degli investigatori che vogliono verificare la presenza di chat e di tracce lasciate dalla navigazione online. Per ora la Procura di Torino ha iscritto nel registro degli indagati i loro nomi: Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. Nel ciclone dello scandalo scommesse che sta travolgendo il calcio però potrebbe rimanere invischiati altri giocatori: gli investigatori della squadra mobile di Torino ne avevano indiziati altri sette, se cui al momento non ci sono riscontri. Ma non c’è solo il fronte investigativo, perché finora chi ha scoperchiato lo scandalo è stato Fabrizio Corona: venerdì su Dillinger News ha fatto un quarto nome, Nicola Zalewski della Roma (per ora non indagato). E al Corriere della Sera ha annunciato: “Sono coinvolti almeno altri 10 calciatori, 5-6 procuratori e ci sono pure le bische clandestine”.

L’ex re dei paparazzi sostiene che siano coinvolte almeno “cinque-seisquadre ma afferma di non poter fare i nomi “altrimenti – dice – vengo indagato”. Corona dice che farà altri nomi: tra questi, stando a quanto risulta al Fatto Quotidiano, potrebbero esserci 4 calciatori della Lazio e un ex dell’Inter. “Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie… è lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli. Mario è un mio amico, è venuto tante volte qui da me, era scioccato dalle prove che gli ho dato… lo zio racconta che suo nipote si era trasferito a Roma e poi ha aperto una bisca”, ha spiegato sempre Corona al Corriere. Tra i componenti della rosa 2009/2010 dell’Inter sono due i giocatori poi andati a giocare a Roma: il brasiliano Maicon e Davide Santon. Quest’ultimo aveva giocato già nelle giovanili nerazzurre insieme a Balotelli. Ovviamente non ci sono conferme che sia lui l’ex calciatore a cui fa riferimento Corona.

“Questi giocatori sono malati, la ludopatia è una dipendenza come la coca, sono sfruttati dal sistema… giocano prima alle slot, a black jack, poi le bische e diventano vittime della malavita. Io so di questi ma ce ne saranno molti altri, non parliamo poi della B”, ha aggiunto ancora Corona. Dopo Fagioli, anche Tonali avrebbe ammesso di soffrire di ludopatia. Lui e Zaniolo hanno spiegato di aver giocato sulle piattaforme illegali solo a poker e blackjack. Non per la Procura di Torino, secondo cui gli azzurri scommettevano anche sulle partite di calcio, pur senza mai agire in campo per alternarne il risultato. Dalle carte emergono anche gli importi assai elevati delle scommesse: in alcuni casi le puntate su diverse piattaforme digitali si aggirerebbero intorno al milione di euro. A scommettere così tanto, scrive il Corriere, sarebbe stato sempre Fagioli.

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