Ci sono state già condanne in abbreviato per l’assalto alla Cgil del 9 ottobre del 2021. La prima era stata emessa nel luglio del 2022 con alcune condanne. Oggi la Procura di Roma ha chiesto la condanna per le sette persone imputate nel processo con il rito ordinario. In particolare è stata sollecitata una pena ad 10 anni e mezzo per Roberto Fiore, storico leader di Forza Nuova e a per Giuliano Castellino, esponente romano del movimento di estrema destra. “Quel giorno la città venne messa a ferro e fuoco”, ha detto il pm Gianfederica Dito. Le violenze avvennero a margine di una manifestazione contro il Green Pass.

Secondo l’impianto accusatorio nel blitz di Corso d’Italia fu Fiore ad avere il ruolo di leader. Nelle motivazioni con cui il gip respinse una istanza di scarcerazione avanzata dalle difese si affermava che il fondatore di Forza Nuova “non si espone nei comizi, non collabora alla devastazione dei locali del sindacato, ma organizza la manifestazione, dirige i cortei, ne stabilisce i percorsi, tratta e parla con le forze dell’ordine e decide finanche quando l’azione criminosa deve cessare”. Agli atti dell’indagine anche una serie di testimonianze tra cui quella di alcuni operatori di polizia a cui Castellino si rivolge affermando: “Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi“.

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Nuovo rinvio per il processo d’appello di Banca Etruria, fra 2 settimane prescritta la bancarotta semplice

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