Prima un annuncio piuttosto ambiguo, poi la corsa a metterci una pezza. Sta di fatto che l’asilo nido gratis per i secondogeniti non ci sarà come sembrava invece avere prospettato in conferenza stampa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier ha affermato “aggiungiamo tre ulteriori misure per 1 miliardo: continuiamo a lavorare sul congedo parentale; aumentiamo in modo significativo il fondo per gli asili nido, l’obiettivo è dire che al secondo figlio l’asilo è gratis. Questo è come vogliamo spendere le risorse, sono circa 150, 180 milioni di euro che rafforzano il fondo sugli asili nido“. Parole sdrucciolevoli che in molti avevano interpretato come l’annuncio dell’asilo nido gratis per il secondo figlio tout court.
Anche perché, a rafforzare questa interpretazione, sono arrivate le dichiarazioni della ministra della per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella. “Dalla decontribuzione per le mamme lavoratrici all’asilo nido gratis dal secondo figlio, dallo scorporo dei titoli di Stato dal calcolo Isee all’ulteriore potenziamento dei congedi parentali, dal sostegno alle scuole per l’infanzia paritarie, che si aggiunge al grande investimento che nel Pnrr è stato previsto per gli asili nido, alle misure per i mutui per la prima casa e per l’acquisto di generi alimentari fino alle risorse per gli alloggi per gli studenti fuori sede, la legge di bilancio varata oggi dal Consiglio dei ministri conferma la grande attenzione del governo per le famiglie”, ha detto la ministra. Il presidente della Toscana Eugenio Giani plaude all’iniziativa: “Bene che sui nidi gratis il Governo segua il nostro esempio”. A ben guardare i 150 milioni sembravano un po’ pochi per avvallare la tesi della piena gratuità. E infatti nella tarda serata arriva la correzione da non meglio precisate “fonti della maggioranza” che precisano “Il bonus asili nido in manovra viene rafforzato, con un aumento di oltre 150 milioni di euro, ma l’asilo non è gratis dal secondo figlio”.