Sandy dove sei finita? Sono a Miami, non faccio più l’attrice e vivo con mio marito e mio figlio. Chissà se Carlo Verdone ora si sarà rinfrancato lo spirito? Un giorno fa l’attore romano aveva lanciato dal suo profilo Facebook un appello, modello messaggio nella bottiglia, per scoprire che fine avesse fatto l’attrice Natasha Hovey, che con lui girò Acqua e sapone e Compagni di scuola. “La incontrai per puro caso nella mia agenzia in Via dei Banchi Vecchi. Era insieme alla mamma olandese per chiedere dei consigli al mio agente”, aveva scritto Verdone nel celebrare i 40 anni di Acqua e sapone, film dove la Hovey 16enne esordì. “Mi colpì subito il volto di quella ragazza che emanava dolcezza e grazia. Era elegante in tutto e la luminosità del suo sorriso non poteva non incantare. La convinsi, dopo un lungo provino, ad accettare il suo primo ruolo in un film, sebbene fosse timida e riservata. Ma riuscimmo nell’impresa e insieme costruimmo un duetto perfetto. Questa foto gliela scattai io sul litorale di Ostia durante una pausa di Compagni di Scuola. E mi mette tanta nostalgia per la tirannia del tempo che passa sempre più veloce”.
Verdone aveva accennato che qualche dettaglio sulla vita della Hovey lo conosceva (“ora vive tra Miami e Parigi, credo. È sposata e dovrebbe avere tre figli. Purtroppo abbiamo perso i nostri contatti (…) forse se leggerà questo post si farà viva. Chissà”), ma è stata la carrambata che ha organizzato il Corriere della Sera ad aggiungere, aggiungiamo noi “chissà”, un nuovo incontro tra i due. “Sono stupita da tanto clamore. Mi hanno chiamato amici dall’Italia per avvertirmi dell’appello di Carlo Verdone”, ha spiegato la 56enne Hovey da villetta di Miami dove vive il marito medico reumatologo e il 24enne figlio David. “Dopo Acqua e Sapone e Compagni di scuola, girati con Carlo, e altri lavori per la Rai, alcuni sceneggiati, mi sono trasferita in Francia per amore di mio marito, con cui ho costruito la famiglia che ancora oggi è tutto per me”, ha ricordato la ritrovata Sandy. “Sono volata a Parigi e ho sposato il mio compagno, nel 1999, trovandomi a vivere una specie di transfert: il sentimento che avevo per il cinema si è trasformato in un amore assoluto verso mio marito, parigino, e il nostro ragazzo”.
Hovey spiega che la vita a Parigi è stata difficile (“i parigini sono freddi, riservati, molto diversi dagli italiani”), ma che soprattutto l’umorismo verdoniano è stato difficile da far capire al proprio figlio. “Quando feci il primo provino per Carlo Verdone ero già capace di recitare qualche battuta. Alla prima selezione gli diedi una mia foto in cui comparivo truccatissima per una rivista di abiti da sposa e fu in quel momento che scattò in lui la molla: incarnavo la perfetta donna-bambina. Mi disse poi di aver scritto la sceneggiatura tenendo davanti a sé quell’immagine”, ha continuato. Hovey poi ha commentato la celebre scena del bacio: “Del set mi ricordo soprattutto le grandi risate. Si scherzava sempre. E in quell’occasione c’erano attorno a noi decine di tecnici e operatori. Mia mamma sempre presente. Oggi non so se sarebbe possibile girare un film di quel genere. Ma non c’era malizia, in Acqua e Sapone. Solo tanta tenerezza”.
