“Sui social non le mando a dire”. Alessandro Gassman e la comunicazione online. Nonostante il lancio della quarta serie dei Bastardi di Pizzofalcone (su Rai1 dal 23 ottobre), dove interpreta l’ispettore Lojacono, il figlio dell’indimenticabile Vittorio torna sempre a battere dove il dente duole. Intervistato dal Corriere della sera ha spiegato come sia importante “che un personaggio pubblico che ha tante persone che lo seguono dica quello che ritiene giusto o utile in momenti difficilissimi come questi”.
Insomma un po’ Burioni e un po’ Nostradamus, eccolo “farsi sentire sulle cose a cui tengo: cambiamenti climatici, guerre, carestie, virus”. Se l’intervistatore, poi, chiede se si è mai pentito della china social multiforme e continua, Gassman risponde: “Negli anni ho imparato a essere meno frontale e aggressivo, però continuo a dire quello che penso. A volte dovrei evitare, ma sono istintivo, e spesso litigo con mia moglie quando mi chiede con preoccupazione: cosa hai scritto oggi”. L’attore romano sostiene poi di essere più attirato “a parlare con chi non la pensa come me, piuttosto che con chi condivide le mie idee”.
Insomma, un novello Socrate che oramai passa parecchie ore sui social, nonostante la frenetica attività professionale tra cinema e tv: “Oggi sono un iperperfezionista, sempre scontento, sempre alla ricerca di migliorare me stesso, come faceva mio padre. Credo di fare questo mestiere perché sono perennemente scontento dei miei risultati”. E ancora: “Sono un insicuro totale nel mio mestiere, studio tantissimo, penso di non essere all’altezza, non sono mai contento. A teatro devo prendere dei tranquillanti — niente di troppo forte, eh — per entrare in scena anche alla trecentesima replica. Ho paura del palco, poi dopo un minuto sono l’uomo piu felice del mondo”.