Ci sono gli atelier dell’alta moda di Curiel, Brunello Cucinelli, Gianfranco Ferré e di Alberta Ferretti. L’eccellenza di Dolce e Gabbana e l’antica arte della lavorazione del corallo tramandata da Platimiro Fiorenza, maestro corallaro siciliano riconosciuto dall’Unesco come “Tesoro Umano Vivente”. E ancora, l’arte della sartoria maschile di Cilento 1780; l’immenso archivio della famiglia Missoni, gli abiti tempestati di gemme di Osti Ricami, i cappelli di Gallia & Peter, la produzione di pellami d’eccellenza della conceria Presot e le calzature di Fratelli Rossetti, Santoni e Doucal’s. C’è tutto un mondo da scoprire tra palazzi storici, cortili nascosti, vecchie fabbriche reinventate, laboratori artigianali e botteghe storiche: sono le roccaforti della Moda, tradizionalmente chiuse al pubblico, che anche quest’anno per due giorni apriranno le loro porte rivelando ai visitatori i segreti e la sapienza antica che si celano nella moda italiana, un’eccellenza che tutto il mondo ammira e ci invidia ma anche un pilastro della nostra economia, il secondo settore industriale d’Italia. L’appuntamento è sabato 21 e domenica 22 ottobre con ApritiModa, l’iniziativa ideata dalla giornalista Cinzia Sasso che porta il grande pubblico eccezionalmente nel cuore produttivo del Made in Italy, facendo scoprire il dietro le quinte dei prodotti che acquistiamo o vediamo nelle pubblicità.
Luoghi solitamente conosciuti e frequentati solo dagli addetti ai lavori diventano il cuore di un’esperienza unica tra sartoria e artigianato, all’insegna di saperi e mestieri antichissimi ormai quasi dimenticati; per toccare con mano come nascono le creazioni che il mondo ci invidia. Ben il 70% del lusso mondiale è infatti prodotto in Italia, dalle sapienti mani di artigiani-artisti che in quest’occasione raccontano volentieri il proprio lavoro. Un’iniziativa che gode patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Comune di Milano, Fai Fondo per l’Ambiente Italiano, e Fondazione Altagamma, in partnership con Camera Nazionale della Moda Italiana. Giunta quest’anno alla sua settima edizione, conta quest’anno oltre 100 realtà in tutta Italia che hanno deciso di aprire le proprie porte organizzando visite gratuite ma tutte con prenotazione obbligatoria sul sito di ApritiModa.
Quest’anno ci sarà un focus particolare sul connubio tra sport e moda, con una serie di realtà d’eccellenza specializzate nell’abbigliamento tecnico in vista dell’appuntamento delle Olimpiadi invernali 2026. Si potrà visitare, ad esempio, l’Armani/Teatro, lo spazio progettato dall’architetto Tadao Ando: qui, EA7 Emporio Armani, Official Outfitter dell’Italia Team a partire dalle Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra 2012, offrirà una panoramica delle collezioni create per gli atleti olimpici e paralimpici italiani. E ancora, si potrà entrare in azienda da Fila, che ha vestito i campioni dello sci; Uyn, che realizza underwear sostenibile e altamente avanzato per – tra gli altri – Sofia Goggia-; Moncler e Moonboot (ma di questo vi parleremo meglio nel nostro speciale che uscirà sabato).
Da Nord a Sud, sono comunque tanti e variegati gli appuntamenti in programma: noi ci permettiamo di consigliarvi un salto a Milano nei laboratori di profumeria di Dolce&Gabbana, a Parabiago nel cuore produttivo delle calzature di Fratelli Rossetti; ma anche una visita nei piccoli laboratori come quelli di Pino Grasso Ricami, Gallia&Peter Cappelli e quelli dei maestri che realizzano gioielli-scultura lavorando e intrecciando a mano le perle di vetro di Murano. Da non perdere poi un giro ai Laboratori del Teatro alla Scala e a Cittadellarte Fondazione Pistoletto. Dulcis in fundo non perdetevi la new entry Otb: gruppo fondato da Renzo Rosso che sabato 21 ottobre aprirà – con un tour guidato – la sede di Staff International a Noventa Vicentina, dove vengono progettate e prodotte le creazioni di alcuni brand tra cui Maison Margiela, Marni e Jil Sander.