Al debutto non era bastata l’intervista al marito Francesco Boccia, “Avanti Popolo“, il nuovo talk show di Rai3 condotto da Nunzia De Girolamo, si era fermato al 3,6% di share. Rai e Fremantle, società che produce per circa 200 mila euro la trasmissione informativa, si giocano la carta Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi è tornato al centro della scena dopo il caso scommesse che ha letteralmente travolto la Nazionale e Serie A. Ha svelato in anteprima i nomi di alcuni calciatori coinvolti (da Fagioli a Tonali e Zaniolo), con la Procura di Torino che indaga mentre Corona promette nuove rivelazioni questa sera a partire dalle 22.45.
Orario non casuale, subito dopo la fine della partita Inghilterra-Italia in onda su Rai1, una gara che travolgerà tutte le reti costrette ad inseguire a fine match. “Per le ospitate la Rai mi ha pagato più di 30 mila euro”, ha dichiarato Corona a La Zanzara confermando l’indiscrezione del Fatto Quotidiano: “È giusto che la Rai mi paghi per fare informazione. Farò un grandissimo risultato in share e parte del cachet lo devolverò in favore di una società che cura la ludopatia. È come Tangentopoli, non potevamo non sapere”, ha aggiunto l’ex re dei paparazzi.
“Ospitate”, perché nelle scorse settimane era stato ospite prima a “Belve” poi “Domenica In“. Partecipazioni precedenti all’esplosione del caso scommesse, certamente discutibili ma legate soprattutto a un racconto personale. Qui il confine tra scoop e il concedere uno spazio a un personaggio discusso su un tema delicato è a dir poco labile. Ancora di più se questo accade nell’unico spazio informativo del servizio pubblico presente in prime time.
E si sa, Viale Mazzini è un palazzo specchiato. Le voci si rincorrono e c’è chi assicura la forte preoccupazione dei legali Rai, il rischio che con le sue dichiarazioni l’ex re dei paparazzi possa commettere reati e coinvolgere tv pubblica nell’ennesimo polverone.
Non è chiaro, per esempio, se la possibile rivelazione in diretta di altri calciatori sotto inchiesta a Torino possa configurare un’eventuale violazione del segreto o un’eventuale intralcio alla giustizia. Quando Corona rivelò il coinvolgimento nello scandalo di Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, per esempio, gli investigatori si sono dovuti fiondare a Coverciano, nel ritiro della Nazionale italiana, per sequestare nel giro di poche ore i supporti informatici dei due calciatori.
E anche per tutti questi motivi che qualcuno avrebbe consigliato di registrare l’intervista per poter intervenire con opportuni tagli in post-produzione o di affiancare alla neo-conduttrice, considerata ancora troppo inesperta, giornalisti capaci di assicurare un contraddittorio. Alle 10 l’auditel fornirà il suo verdetto ma le polemiche continueranno, a prescindere dei dati.