“Finché non si riprende quel percorso fallito, ma che è l’unico possibile, della sicurezza in cambio di terra e finché non si riprende l’ispirazione dei vari accordi di Oslo non ci sarà mai una soluzione nel conflitto israelo-palestinese e periodicamente la guerra esploderà. Gli unici soggetti in grado di far riprendere la strada della trattativa sono gli Usa, ma non c’è una volontà, né una linea di realpolitik americana in questo senso”. Così a Uno, Nessuno, 100Milan, su Radio24, il filosofo Massimo Cacciari critica il ruolo degli Usa nella tragica situazione in Medioriente, auspicando al contempo che l’attuale leadership americana intervenga in quello che lui definisce “disordine globale”.
E aggiunge: “È interesse vitale per gli Usa, oltre che per l’Europa e per tutto l’Occidente, lavorare per una via d’uscita, visto che ormai la sicurezza dell’Europa dipende in toto dagli Usa. Come fanno gli Usa a non capire che non possono logorarsi tenendo insieme 3 fronti cruciali aperti? – spiega – C’è il fronte con un vecchio impero ormai chiaramente in decadenza, cioè la Russia. C’è il fronte mediorientale e poi, in prospettiva, il fronte fondamentale della Cina. Come fanno gli Usa a non pensare di risolverne almeno due, ovvero quello russo e mediorientale?”.
Altrettanto sferzante è il giudizio di Cacciari sull’attuale presidente americano e sul suo predecessore: “Come si può pensare che una situazione tragica di questo genere possa essere affrontata dai Biden e dai Trump? C’è ormai una insufficienza drammatica anche nella leadership americana, è una questione chiara come il sole. Ripeto, è interesse degli Usa, dell’Occidente e anche di Israele concludere questa vicenda. Non è possibile tenere aperta la questione palestinese in questi termini, perché prima o poi destabilizzerà nuovamente il Medioriente”.
E rincara: “Qualche volta mi chiedo: ma questi politici americani ed europei hanno mai girato per un’ora in incognito e senza scorta per i paesi arabi? Hanno per caso visto che c’è un odio totale di quelle popolazioni nei nostri confronti e in quelli di Israele in primis? Ma come è possibile tenere ancora in piedi una situazione di questo genere? – continua – È evidente che qui abbiamo una mina micidiale che va disinnescata per l’interesse delle democrazie occidentali. Non possiamo continuare con questa situazione, che va chiusa. Non possiamo più permetterci i Netanyahu, lo vogliamo capire o no?”
Cacciari cita infine Zeev Sternhell, storico israeliano dell’Università ebraica di Gerusalemme, uno dei massimo esperti di fascismo e militante del movimento pacifista Peace Now, da sempre critico con le politiche di Israele: “Soltanto un malato di mente può pensare di risolvere la situazione con le occupazioni. Solo una mente malata può sperare che l’occupazione possa portare alla pace”.