Per il primo red carpet della festa del Cinema di Roma edizione meloniana, non potevano pescare ospite più ambita: “C’è Arianna”, annunciano, che il cognome nemmeno serve. È la sorella più potente d’Italia, il passepartout per aprire le porte che contano. Tutti la vogliono, tutti la cercano. Così anche il presidente Gianluca Farinelli – che a Bologna dirige la sinistrorsissima Cineteca, ma nella Capitale ha iniziato a muovere le pedine per arrivare al prestigioso Lido di Venezia – è riuscito a portare la numero due di FdI alla serata di inaugurazione del festival.

Sfila da sola, Arianna. Il marito-ministro Francesco Lollobrigida non l’ha accompagnata sul tappeto di gala. Chissà che non appaia invece venerdì 27, in sala Cinecittà, quando verrà proiettato Divisione Folgore, il film degli anni Cinquanta di Duilio Coletti, restaurato e pronto per celebrare le gesta dei paracadutisti a El Alamein. “Mancò la fortuna, non il valore” è il celebre epitaffio della battaglia perduta dall’esercito fascista. E che non vale certo per le underdog che adesso si sono prese anche la Festa.

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I nuovi Re di Roma

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