La storia di Ignazio Rodriguez la racconta il Corriere della Sera e sembra un di quelle viste al cinema. Non per tutti, probabilmente, fare il dog sitter è come per Rodriguez. Lui ha una storia quasi da romanzo con 28 cani al giorno in quel di Milano, zona San Siro. 37 anni, dice: “Ho trovato il lavoro della mia vita”, anche perché la domanda di ‘dog sitting’ è così alta che non riesce a soddisfarla.
“Dovrei costituire un’associazione, metter su un’impresa, ma come potrei fare a controllare che i miei possibili collaboratori ci mettano la stessa passione che ci metto io in questo lavoro?”, spiega. Si è trasferito in Italia assieme alla fidanzata Silvia, dopo aver viaggiato molto: “Per qualche tempo abbiamo venduto biscotti: li cucinavamo negli hostal del Sud America dove dormivamo a 5 dollari a notte, facevamo 400 “trufas” al cioccolato, li vendevamo tutti in meno di due ore sulla spiaggia o davanti alle università. Eravamo venditori nati, sarà per il sorriso…”. Poi l’Italia e l’idea durante il lockdown.
E se certamente il caso di Rodriguez non è la norma tra i dog sitter, fa venire in mente una famiglia milionaria britannica che, stando a quanto scrive il Daily Mail, ha offerto uno stipendio annuo di 127 mila dollari per prendersi cura dei propri cagnolini. Un bel malloppo con qualche condizione: vivere con la famiglia a Knightsbridge, nel centro di Londra ed essere disponibile a viaggiare con i “cari animali”. Secondo George Ralph-Dunn, dell’agenzia di reclutamento Fairfax and Kensington, sono molti i milionari londinesi disposti a pagare qualsiasi cifra per qualcuno che badi ai loro cani.