“È un genocidio, un attacco barbaro“. La mattina dopo l’attacco all’ospedale battista di Gaza, di cui ancora non si sono accertate le responsabilità, che ha provocato centinaia di morti e feriti ciò che rimane è una distesa di auto carbonizzate, tende piene di corpi senza vita e la disperazione dei medici. “Questo doveva essere un posto sicuro, dove le persone potevano trovare un rifugio” dice un operatore sanitario.