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Lo smacco del Cio a Milano-Cortina: slitta l’assegnazione delle Olimpiadi giovanili per incapacità organizzativa

Chissà se il Comitato Olimpico Internazionale, dopo la figuraccia sulla pista da bob di Cortina, si è pentito di averci assegnato i Giochi invernali del 2026. Quel che è certo è che per il momento ha deciso di non assegnarci più quelli giovanili del 2028: l’Italia voleva ospitare l’edizione junior, Milano-Cortina era candidata unica. Ma ha perso praticamente da sola: per il momento l’aggiudicazione è saltata, per manifesta incapacità degli organizzatori italiani.

Nella stessa sessione Cio in corso a Mumbai, in India, dove è andata in scena la figuraccia planetaria dell’annuncio sullo Sliding Center, l’Italia ha collezionato anche un altro smacco niente male. Quello sui Winter Youth Olympics: manifestazione giovanile riservata a ragazzi tra i 15 e i 18 anni, che il Cio organizza da circa una decina d’anni sulla falsariga delle Olimpiadi dei grandi. Partecipano quasi tutti i Paesi, con oltre un migliaio di atleti. Quindi alla stregua delle Universiadi, Giochi del Mediterraneo e affini, grandi oneri di organizzazione e pochissimo appeal.

Non contenti dell’imbarazzante carrozzone messo su per le Olimpiadi del 2026, in Lombardia e Veneto, in particolare la Regione governata da Attilio Fontana, con la benedizione del Coni di Malagò, hanno avuto la brillante idea di fare pure il bis: candidare l’Italia ai Giochi juniores del 2028, che si sarebbero disputati sugli stessi impianti dei Giochi dei grandi. Il modo migliore per prolungare l’eredità olimpica, tenere in piedi per due anni in più il Comitato (che in teoria va liquidato nel 2027), accontentare le località “trombate” (nei Giochi giovanili sarebbe state recuperata ad esempio la pista di pattinaggio di Baselga di Pinè, l’altra opera uscita dal dossier olimpico per i costi eccessivi, che però verrà comunque ristrutturata senza il tetto e quindi tornerà buona per le gare juniores, con standard inferiori). E magari strappare qualche altro finanziamento pubblico: già si parlava di un budget supplementare di 75 milioni di euro. Anche il Cio sarebbe stato ben contento di trovare una sede chic come Milano-Cortina, a un evento che di solito attrae località decisamente meno prestigiose (nel 2024 si terranno a Gangwon, Corea del Sud, le alternative erano Brasov e Ushuaia…). Senza altre rivali, i Giochi sembravano praticamente fatti: l’ufficialità sarebbe dovuta arrivare in questi giorni.

Che cosa è successo allora? Che nelle scorse settimane, quando è stato pubblicato l’ordine del giorno della sessione, dell’assegnazione degli Youth Games non c’era traccia come previsto: una “punizione” del Cio all’Italia. A Losanna non ne possono più dei continui pasticci di Milano-Cortina, prima sulla governance della Fondazione, poi sulle opere della società governativa Simico. Adesso la grana della pista da bob saltata, che come rivelato a inizio anno dal Fatto non è certo l’unico problema del dossier italiano. Tra l’altro, pure nel 2028 le gare di bob, skeleton e slittino avrebbero dovuto svolgersi allo Sliding Center di Cortina, quindi l’annuncio ha aperto una voragine anche in quel dossier. Per il momento, dunque, niente Giochi juniores. Se ne riparlerà fra un anno, nella prossima sessione Cio a Parigi per le Olimpiadi 2024. Ammesso che a Milano-Cortina non ne combinino qualcun’altra.

Twitter: @lVendemiale