Elettrica e accessibile. Opel ha deciso di lanciare la rivisitata Corsa Electric di sesta generazione con un canone mensile di 149 euro (20 in meno rispetto alla Germania), lo stesso della variante a benzina. Gli anticipi sono naturalmente differenti: 9.600 e 3.100 euro. Ma, ricorda il costruttore, il prezzo (19.450 per l’entry level a benzina e 38.650 per GS Electric più prestazionale) va valutato anche in base ai costi di gestione, che per una vettura a batteria sono inferiori. La strada dell’elettrificazione, ricorda il Ceo di Opel Florian Huettl, è ormai definita: “E noi vediamo la trasformazione come una opportunità”, e questo malgrado avvenga in tempi di grande instabilità.
Per la casa del Fulmine, il solo marchio tedesco del gruppo Stellantis, la Corsa è un modello strategico: sul mercato da oltre 40 anni è stata venduta in 14,6 milioni di esemplari e in diversi paesi è una top seller, di sicuro fra le compatte. Il facelift estetico include una nuova griglia e un diverso lettering al posteriore, ma l’aggiornamento è soprattutto tecnologico. A cominciare dalla disponibilità dei fari adattivi e antiabbaglianti Intelli-Lux LED Matrix, che Opel ha trasferito sulle utilitarie proprio con la Corsa nel 2019, migliorati con 7 elementi LED per lato, per proseguire con il nuovo sistema di infotainment basato su uno schermo digitale da 10,2” (forse un po’ troppo basso rispetto alla posizione di chi guida) e finire con l’incremento dell’autonomia.
Anche sul pianale della Corsa (sempre 4,06 metri di lunghezza e 2,55 di passo) è stata piazzata una batteria più evoluta da 51 kWh, che nonostante disponga di appena 1 kWh in più di quella esistente porta la percorrenza massima fino a 402 chilometri. I consumi omologati nel ciclo WLTP sono compresi fra 14,2 e 14,6 kWh/100 km sulla nuova variante da 156 Cv di potenza. Dopo 150 chilometri al volante il computer bordo ne segna uno addirittura inferiore, 13,9, con una velocità media di 59 all’ora e una autonomia residua di 214 km (61% di batteria).
Resta in gamma anche la declinazione da 136 Cv e 354 km di autonomia (accumulatore da 50 kWh), che ha un prezzo che parte da 36.500 euro. La coppia di entrambi i modelli è di 260 Nm, mentre la velocità di punta è limitata ai 150 all’ora.
L’altra novità non è elettrica, ma elettrificata: abbinato al milledue verrà offerto il sistema mild hybrid a 48 Volt sia con il cambio manuale a 6 (20.750 euro) sia con la trasmissione automatica a 8 rapporti (22.250).
La compatta tedesca elettrica da 156 Cv è ben piazzata su strada: se ne apprezzano la precisione dello sterzo e anche, almeno chi sta al volante, una piacevole rigidità. Circa la sicurezza il costruttore ha deciso di non fare compromessi, anche se per avere tutti i sistemi più avanzati occorre mettere mano al portafoglio. Tra gli altri propone l’Extended Traffic Sign Recognition, che identifica la segnaletica stradale e la mostra sul Driver Info Centre, l’Active Lane Positioning, che in combinazione con l’Adaptive Cruise Control mantiene l’auto al centro della corsia di marcia, il Side Blind Spot Alert che avvisa il conducente della presenza di oggetti in movimento negli angoli ciechi laterali e posteriori della vettura, il Parking Pilot (di serie nella parte posteriore), che determina la distanza da potenziali ostacoli e segnala possibili urti mediante avvertenze audiovisive, e il Flank Guard, che segnala se la fiancata dell’auto rischia di toccare un ostacolo, come un palo o un muro.