Tom Kerridge è un famoso chef televisivo che sta facendo sempre più discutere sul territorio britannico. Il motivo? Neanche a dirlo, i prezzi del suo ristorante. I clienti lo accusano di aver aumentato troppo il costo dei piatti proposti: su tutti, è finito nel mirino lo storico “fish and chips”, piatto di origine popolare che contraddistingue la cultura culinaria inglese. Oltre 42 euro (37 sterline) è il prezzo richiesto dal suo ristorante per una portata che offre una fetta di pesce e – a detta dei clienti – non più di otto patatine.
Più in generale, in molti fanno notare come negli ultimi mesi tutto il menù del suo ristorante ha visto lievitare le tariffe. Da qui le accuse di aver scordato di essere “uomo del popolo”, asserzione che il 50enne chef da due stelle Michelin non accetta. Parlando a Radio Times, ha subito risposto alle critiche che gli sono piovute spiegando che “l’approvvigionamento e la preparazione del pesce e delle patate sono diverse dal solito ‘chippy’, perché è un ‘pranzo su misura’”: “Il piatto costa 37 sterline perché le patatine vengono tagliate manualmente”, ha spiegato.
In difesa dello chef stellato è sceso in campo anche Harrods – centro commerciale di lusso simbolo di Londra- che sul proprio sito scrive: “I pasti britannici non possono essere più classici del fish and chips. Affidati a Tom Kerridge per portare il piatto preferito del Regno Unito a nuovi livelli nel suo omonimo ristorante”.
Sui social, però, continua ad imperversare la polemica: “Su quale pianeta si trova? C’è una crisi del costo della vita”. “Chi può permettersi questi prezzi?”, commenta un altro. Tra l’altro, proprio su Instagram, lo stesso chef qualche tempo spiegava così il suo fish and chips: “Questo è pesce del giorno di mercato, preparato con la mia pastella leggera e croccante, senza glutine, servito con patatine cotte tre volte, salsa al curry Matson, salsa tartara e budino di piselli”.
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