La mostra “Pink PP Portraits”, aperta fino alla fine del mese, ritrae alcune delle tante donne che ce l’hanno fatta. Sono quelle che dopo aver combattuto la malattia a diverse età, hanno vinto il tumore. Il direttore creativo Pierpaolo Piccioli: "E' il racconto di una giornata di quelle che non dimentichi"
E’ il colore della resilienza e del coraggio. Un rosa intenso che cattura lo sguardo, che sorprende, che continua a rimanere negli occhi anche dopo. E’ il fiore che non ti aspetti, la musica che balza fuori da una finestra aperta sulla strada. Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della maison Valentino ha consegnato la magia del suo rosa Pink PP alle storie di donne guarite dal cancro al seno. Immerse in quella particolare nuance, non solo per il colore dei capi indossati ma per la luminosità che ne accende lo sguardo, ne ha fotografate venti.
E ha realizzato la mostra “Pink PP Portraits” esposta all’ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma nel mese della prevenzione per il cancro al seno: “Ottobre Rosa”. L’esposizione, aperta fino alla fine del mese, ritrae alcune delle tante donne che ce l’hanno fatta. Sono quelle che dopo aver combattuto la malattia a diverse età, hanno vinto il tumore. Donne che il contrasto fra la luce del volto e l’intensità del colore rivela nella loro profondità e bellezza: guerriere contemporanee. Il loro è un percorso intimo che Piccioli ha catturato mettendo in ognuno dei ritratti l’attenzione e la cura al dettaglio espressivo. “La mostra è il racconto di una giornata di quelle che non dimentichi – spiega – è l’incontro con venti donne vestite di rosa, il colore della forza, della resilienza, del coraggio”.
Poi il direttore creativo di Valentino specifica: “Ma è anche l’omaggio all’unicità di queste persone, alla loro densa umanità che emerge dal monocromo degli abiti e dello sfondo”. C’è un altro aspetto non trascurabile: “È il tesoro di un dialogo intimo, del regalo inestimabile che loro hanno fatto a me e non viceversa. Sono grato e riconoscente a coloro hanno preso parte a questo progetto e che lo hanno reso possibile”.
Ed è stato proprio l’incontro e il dialogo con le donne di “Pink PP Portraits” a guidare Piccioli nella selezione dei capi da far indossare, delle pose da catturare, delle espressioni e dei giochi di colore e luce che rendono il valore unico e irripetibile di ciascuna modella. Innanzitutto una persona. “La centralità della persona e dei bisogni di cura – ha sottolineato il direttore dell’ospedale Daniele Piacentini – hanno portato l’ospedale alla programmazione dei percorsi assistenziali, pensati come integrazione di competenze disciplinari e professionali nella diagnosi e nel trattamento”.
Quanto è importante la prevenzione per la diagnosi precoce del cancro della mammella? Fondamentale. Effettuare gli screening che ogni regione offre alle donne sopra una certa età può salvare la vita. Ricordiamolo, il carcinoma mammario è il tumore più frequente nella donna, costituisce la prima causa di morte per tumore nel sesso femminile.
Ecco che la mostra genera proprio questa consapevolezza: il beneficio della prevenzione. Tra le fotografie esposte all’ospedale romano spiccano anche volti noti che hanno voluto testimoniare con la loro esperienza il superamento della malattia. Ogni ritratto è accompagnato da una didascalia scritta da Pierpaolo Piccioli, che conclude “Questi racconti vogliono essere ispirazione per tutti”. Il suo è un gesto creativo forte. Una ‘pink revolution’ che non accende più di colore soltanto le passerelle della moda a Milano, Londra, Parigi. Questa è una rivoluzione diversa: è il ritorno alla pienezza della vita dopo una lotta, solitaria e condivisa, faticosa e illuminata.