Dopo gli orribili attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, le bandiere di Israele sono state esposte al Parlamento italiano in segno di sostegno a Israele e per protestare contro il terrorismo di Hamas. Palazzo Chigi si è illuminato con i colori della bandiera israeliana. Questi attacchi sono infatti orribili e hanno prodotto enormi perdite di vite civili in Israele coinvolgendo bambini e giovani. Il bilancio delle vittime è di circa 1300 persone, la maggior parte civili. Insieme al rapimento di altre centinaia di civili israeliani, questi atti costituiscono “crimini contro l’umanità” indifendibili.
La risposta di Israele e, cosa più importante, ciò che Israele ha fatto in decenni di uccisioni indiscriminate, bombardamenti, dominazione, oppressione razziale, insediamenti illegali e sistematica distruzione di infrastrutture civili palestinesi, potrebbe, tuttavia, rientrare in una categoria a metà tra la “pulizia etnica” e il “genocidio”?
Ecco 10 fatti:
1. Dal 2007, Israele ha trasformato Gaza in quella che Human Rights Watch ha definito una “prigione a cielo aperto” per più di 2 milioni di persone. Israele sta effettuando una detenzione diffusa, sistematica e arbitraria di civili palestinesi costretti a fare affidamento su Israele per cibo, acqua, elettricità, commercio, consegna della posta, accesso alla pesca, assistenza medica o contatti con il mondo esterno.
2. Da decenni Israele conduce massacri indiscriminati di cittadini palestinesi, compresi bambini e donne. Anche prima del 7 ottobre 2023 il bilancio delle vittime palestinesi causato dalle “incursioni punitive” dell’esercito israeliano tra il 2008 e il settembre 2023 supera i 6000 morti. L’approccio militare israeliano a Gaza è stato definito da Efraim Inbar e Eitan Shamir in un editoriale del Jerusalem Post come una strategia del “falciare l’erba”.
In questi giorni, l’escalation delle uccisioni indiscriminate di civili sta raggiungendo livelli di brutalità senza precedenti. Dal 7 ottobre 2023 a Gaza sono state uccise oltre 4000 persone, la maggior parte civili. In pochi giorni a Gaza l’esercito israeliano ha ucciso quasi il doppio di bambini palestinesi (n=1030) dell’esercito russo in Ucraina in più di un anno e mezzo di brutale invasione (n=554). Dopo la decisione della Corte Penale Internazionale (CPI) di emettere un mandato d’arresto per il presidente russo Vladimir Putin, non dovremmo aspettarci un’azione simile contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu?
3. Come afferma un’indagine delle Nazioni Unite, Israele si è impegnato anche prima del 7 ottobre 2023 in “un attacco deliberatamente sproporzionato progettato per punire, umiliare e terrorizzare una popolazione civile.” Inoltre, è stato ritenuto più volte colpevole di crimini di guerra e di “aver utilizzato i palestinesi come scudi umani durante i combattimenti”.
4. Dal 7 ottobre 2023, Israele si è macchiato in ulteriori “crimini” contro i civili, tra cui la privazione di cibo, acqua, medicinali, elettricità e carburante per gli oltre 2 milioni di residenti a Gaza e di aver causato già oltre 330.000 sfollati. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha osservato: “Ho ordinato un assedio completo sulla Striscia di Gaza. Non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante, tutto è chiuso… Stiamo combattendo animali umani e ci comportiamo di conseguenza”. “Affamare dei civili” come metodo di guerra è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e un crimine di guerra e può anche soddisfare la soglia legale per il crimine contro l’umanità.
5. Israele ha utilizzato fosforo bianco nelle aree urbane di Gaza densamente popolate. Il fosforo bianco è considerato un’arma incendiaria ai sensi del Protocollo III della Convenzione sulla proibizione dell’uso di alcune armi convenzionali. Il protocollo vieta l’uso di armi incendiarie contro obiettivi militari situati tra i civili.
6. Il 13 ottobre 2023, l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di 1,1 milioni di persone dal nord di Gaza. Un “trasferimento forzato” di una popolazione civile come parte di un’offesa organizzata contro di essa è considerato un crimine contro l’umanità dalla Corte penale internazionale. Dopo aver intimato ai cittadini Palestinesi di lasciare il nord di Gaza entro 24 ore, gli israeliani hanno colpito convogli di civili che cercavano di fare esattamente quello che gli era stato intimato uccidendo 70 persone.
7. Sia Hamas che l’esercito israeliano hanno preso di mira strutture sanitarie, ma gli episodi di bombardamento di ospedali e ambulanze sono molto più frequenti da parte di Israele. Il recente massacro dell’ospedale Al-Ahli Arabi Baptist che ha causato circa 500 vittime è uno dei crimini peggiori e ancora manca una responsabilità chiara.
8. L’anno 2023 ha stabilito un record assoluto per la costruzione di insediamenti illegali in Cisgiordania e per la legittimazione di avamposti considerati illegali dal diritto internazionale, come lo sono tutti gli altri insediamenti. In Cisgiordania, ora si trovano quasi mezzo milione di coloni israeliani, alcuni dei quali si sono contraddistinti per attacchi terroristici contro civili palestinesi. Nei primi sei mesi dell’anno, ci sono stati 600 attacchi da parte di questi coloni.
9. Nel 2021, Amnesty International ha prodotto un rapporto intitolato “L’apartheid di Israele contro i palestinesi: uno sguardo a decenni di oppressione e dominazione” che spiega: “Israele impone un sistema di oppressione e dominazione contro i palestinesi in tutte le aree sotto il suo controllo…il che equivale ad un apartheid proibito dal diritto internazionale”. “Leggi, politiche e pratiche intese a mantenere un crudele sistema di controllo sui palestinesi, li hanno lasciati frammentati geograficamente e politicamente, spesso impoveriti e in un costante stato di paura e insicurezza”. Anche questo secondo il diritto internazionale, è una grave violazione dei diritti umani e un crimine contro l’umanità ai sensi del diritto penale internazionale.
10. Infine, l’esercito israeliano prende di mira e uccide sistematicamente i giornalisti, ulteriori gravi crimini contro il diritto internazionale.
Cosa concludere da questi 10 fatti?
Raz Segal, un esperto israeliano di genocidio moderno, definisce l’assalto israeliano a Gaza un caso da manuale di “intenzione di commettere un genocidio“. Il genocidio è definito come “l’uccisione deliberata di un gran numero di persone provenienti da una particolare nazione o gruppo etnico con l’obiettivo di distruggere quella nazione o gruppo”. Tuttavia, i criteri per distinguere le differenze tra “crimini contro l’umanità” e “genocidio” non sono sempre chiari. Secondo la relatrice speciale delle Nazioni Unite, Francesca Albanese: “Israele ha già effettuato una pulizia etnica di massa dei palestinesi sotto la nebbia della guerra… in nome dell’autodifesa, Israele sta cercando di giustificare ciò che equivarrebbe a pulizia etnica“.