Uno dei primi stabilimenti produttivi di Audi a conquistare la certificazione “carbon-neutral” si trova nel cuore dell’Europa a Bruxelles, vicino ai palazzi delle istituzioni europee. Il progetto aziendale, iniziato nel 2012 con l’utilizzo di “elettricità verde”, rientra nel complesso programma ambientale strategico del Gruppo Audi “MissionZero” che ha come traguardo la carbon neutrality di tutti gli impianti produttivi entro il 2025.
Nel sito produttivo della capitale fiamminga, dove la Casa dei quattro anelli realizza dalla fine dello scorso anno l’ammiraglia Q8 E-Tron e le batterie necessarie per le power-unit EV, i principali fattori di successo sono la forza lavoro altamente qualificata, il facile accesso ai trasporti ferroviari, alle principali arterie di comunicazione e ai collegamenti con i porti di Anversa e Rotterdam.
La certificazione di “sito CO₂ neutro” è stata redatta dalla società belga Vinçotte dopo l’analisi di tutti i processi legati alla produzione e a quello delle emissioni. È stato appurato che lo stabilimento viene alimentato dal 95% da energia prodotta da fonti rinnovabili e che i progetti ambientali (i famosi carbon credit) sono più che sufficienti a coprire il restante 5%.
L’ammiraglia Q8 E-Tron è la prima auto del brand ad essere totalmente ad impatto zero in tutto il suo ciclo vita: dalla concezione passando per la produzione, dall’utilizzo sulle strade allo smaltimento. I componenti necessari alla sua realizzazione (motori e moduli delle batterie) che arrivano dallo stabilimento austriaco di Győr, a 1.300 chilometri di distanza, viaggiano in convogli ferroviari anch’essi alimentati da energia elettrica green. Anche questo un progetto di Audi per l’ambiente che vede tutti i rifornimenti su rotaia, che transitano per la Germania, alimentati da energia proveniente da fonti rinnovabili.
La produzione della fabbrica belga si basa su tre pilastri principali. Il primo è la transizione verso l’alimentazione energetica green: i pannelli fotovoltaici istallati sui tetti degli edifici dello stabilimento, ad esempio, coprono la superficie di 37.000 metri quadrati. Una soluzione che permette all’azienda di risparmiare circa 17.000 tonnellate di CO2 all’anno, pari al consumo di circa 1.500 persone.
Il secondo pilastro prevede che il riscaldamento della sede sia prodotto da energie rinnovabili. L’impianto con l’utilizzo di biogas permette il contenimento di 40.000 tonnellate di CO2 l’anno. Il primo e il secondo pilastro rappresentano oltre il 95% del fabbisogno energetico complessivo, le restanti emissioni (ad esempio quelle causate dalle auto aziendali) quelle che non possono essere evitate, vengono compensate attraverso progetti di crediti di carbonio certificati: il terzo pilastro.
Il sito produttivo di Audi a Bruxelles è un esempio concreto di come sia possibile creare lavoro senza lasciare strascichi sull’ambiente. Tra i prossimi interventi che porteranno Audi verso il completamento della “Mission Zero” nel 2025, ci sarà quello dell’azzeramento delle emissioni dello Istabilimento di Ingolstadt.