Apartheid in Israele e in Sudafrica: qual è più brutale? Uno studente mi scrive: “Professor Orsini, la seguo con stima e leggo la sua rubrica sul Fatto, ma sbaglia su un punto: l’apartheid in Sudafrica era molto peggiore di quello che esiste in Israele”. Molti credono che l’apartheid in Sudafrica sia stato peggiore di quello in Israele. Siamo sicuri?
Lasciamo che a parlare sia l’evidenza empirica basata sull’osservazione emotivamente distaccata della realtà.
Nell’apartheid che vige in Israele nei territori occupati cinque fatti avvengono in modo sistematico. Se confrontiamo questi cinque fatti con quelli che avvenivano in Sudafrica ai tempi dell’apartheid, la comparazione diventerà più feconda di risultati.
Primo: i soldati israeliani sparano in testa ai bimbi palestinesi, com’è accaduto il 5 giugno 2023 a Mohammed Haitham al-Tamini, due anni e mezzo. Quando il papà di questo bimbo si è rivolto ai soldati israeliani per protestare, i soldati israeliani gli hanno sparato in petto. Questi fatti efferati non sono isolati; questa è la normalità nei territori occupati.
Secondo: la magistratura israeliana non persegue questi crimini che, restando impuniti, si ripetono di continuo. Infatti, tra il primo gennaio 2023 e l’uccisione di Mohammed Haitham al-Tamini, i soldati israeliani avevano già ucciso 27 bambini palestinesi a sangue freddo. Nel 2022, i civili palestinesi massacrati in questo modo dai soldati israeliani sono stati 127, come ha riportato sul suo blog Riccardo Noury.
Che cosa induce a ritenere che l’apartheid in Sudafrica producesse una violenza peggiore di quella che sto descrivendo in base ai report dell’Onu, delle più accreditate Ong e pure delle organizzazioni umanitarie israeliane basate a Gerusalemme, come B’Tselem? Nei Paesi in cui vige l’apartheid, che cosa può esserci di peggiore di un esercito che spari in testa ai cittadini di serie B?
Per dimostrare scientificamente che la violenza dell’apartheid in Sudafrica fosse peggiore della violenza prodotta dall’apartheid in Israele, bisognerebbe indicare una forma di violenza peggiore di quella che i soldati israeliani hanno esercitato contro Mohammed Haitham al-Tamini e molti altri bimbi palestinesi. Qualcuno può dimostrare che in Sudafrica sia esistita una violenza più brutale di questa?
Terzo, le donne palestinesi vengono stuprate dai soldati israeliani, come ha anche rivelato una donna palestinese liberata dopo nove anni di detenzione in Israele parlando di 15 sue compagnie di prigionia. Quando accade, i magistrati israeliani chiudono gli occhi.
Quarto, i soldati israeliani ricorrono alla tortura contro i palestinesi per estorcere confessioni e umiliano le donne palestinesi denudandole davanti ai loro bambini, come accaduto a Hebron il 10 luglio 2023 durante un raid notturno. Quali fatti consentono di affermare che l’apartheid in Israele sia più blando di quello che vigeva in Sudafrica?
In ultimo, i palestinesi vivono in un clima di terrore permanente perché sanno di poter essere uccisi impunemente. Secondo voi, i palestinesi stanno meglio dei neri del Sudafrica ai tempi dell’apartheid? La risposta dovrebbe provenire dalla ricerca empirica e dall’osservazione emotivamente distaccata della realtà. Secondo me, molti sono indotti a crederlo perché non vivono la vita quotidiana nei territori occupati. Provate a chiedere ai tanti papà dei tanti Mohammed Haitham al-Tamini se l’apartheid in Israele sia meno brutale di quello del Sudafrica.