Addio a Sergio Staino. Lo storico vignettista de L’Unità è morto a 83 anni. Staino era malato ed era ricoverato da qualche giorno per un aggravamento delle sue condizioni. Nato e cresciuto a Piancastagnaio, in provincia di Siena, Staino si era laureato in Architettura e aveva insegnato educazione tecnica nei licei della Toscana prima di dedicarsi al mondo dei fumetti e del giornalismo. Padre del personaggio Bobo, molto somigliante a Umberto Eco (al quale era dichiaratamente ispirato), Staino debutta su Linus nel 1979, poi comincia a collaborare con Il Messaggero e L’Unità. Ha curato Emme, supplemento settimanale del quotidiano fondato da Antonio Gramsci.

De L’Unità Staino sarà anche uno degli ultimi direttori, prima insieme ad Andrea Romano e poi in solitaria fino al 2017, quando il giornale sospende le pubblicazioni. In seguito ha collaborato anche con La Stampa, Avvenire e il Riformista. Negli anni ’80 ha fondato e diretto il settimanale satirico Tango, che poi era diventato un programma per la Rai (Teletango). Per il piccolo schermo ha realizzato anche programmi satirici con Claudio Bisio. Nel 2009 si era anche candidato alle Europee con Sinistra e libertà di Nichi Vendola, nonostante fosse iscritto al Partito Democratico. Per questo motivò rischiò l’espulsione dai dem.

Molti i messaggi di cordoglio che arrivano dall’ambiente politico. “Un abbraccio di commossa vicinanza alla famiglia e agli amici di Sergio Staino per la sua scomparsa. È stato un intellettuale che con l’ironia, l’intelligenza e la matita ha segnato un pezzo importante dell’immaginario della sinistra. Siamo tutte e tutti cresciuti con le sue vignette, i suoi personaggi, le sue battute fulminanti. Ci mancherà moltissimo e faremo in modo che nelle prossime settimane e prossimi mesi la comunità Democratica lo ricordi con il grande affetto che a lui ci lega. Ai suoi cari e alle persone che gli hanno voluto bene e hanno lavorato con lui vanno le nostre più sentite condoglianze”, dice Elly Schlein, segretaria del Pd. “La morte di Sergio Staino mi riempie il cuore di tristezza. Sergio è stato spesso un feroce critico e allo stesso tempo un affettuoso fratello maggiore. Ma per me è sempre stato soprattutto una persona vera con cui confrontarsi e discutere. Il mio messaggio di condoglianze più affettuoso a Bruna, ai figli Michele e Ilaria, a tutti quelli che gli hanno voluto bene”, ha scritto su X Matteo Renzi. “Volevo bene a Sergio Staino. Era non solo un grande artista ma anche una persona buona e profonda”, scrive invece Carlo Calenda, leader di Azione.

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