Non poteva non scatenare la fantasia di qualche artista la notizia del benservito della premier Giorgia Meloni all’uomo che era il suo compagno. Non ci sono solo meme sui social, anche la street art si scatena sul caso di Giambruno-Meloni: è apparsa nella notte, a Milano sul Naviglio Grande, l’opera “Giamlupo e Cappuccetto Nero” dell’artivista Cristina Donati Meyer. La provocazione artistica . un murale – rappresenta un lupo nelle vesti di Andrea Giambruno che, insegue una cappuccetta blu, simile alla collega giornalista protagonista delle batture, che volta le spalle disgustata. Dietro di lui, una “Cappuccetta nera”, con un pesante bastone tra le mani e il volto di Giorgia Meloni, pronta a dare al “lupo” il benservito.
“Di Giambruni e di lupi umani è pieno il mondo del lavoro e, in particolare, quello della tv e del cinema. Questi personaggi maschili, che si concedono licenze, avances volgari e molestie con colleghe e collaboratrici – spiega la street artist sui sociale – rappresentano il vero vulnus per le lavoratrici, le professioniste e per l’equità di genere. Giorgia Meloni ha fatto bene ad allontanare un soggetto con una mascolinità tossica così evidente, che è pure stato allontanato dal suo lavoro: una doppia vittoria su tutti coloro che Giambruno rappresenta”.