C’è una nave cinese nel mirino delle autorità finlandesi per il sabotaggio del gasdotto Baltic Connector, che collega il Paese scandinavo con l’Estonia. La polizia di Helsinki ha segnalato la Newnew Polar Bear, battente bandiera di Hong Kong, come l’imbarcazione al centro delle indagini. Le autorità finlandesi hanno avviato un’inchiesta sui danni che, a loro avviso, sono stati causati da “attività esterne”, dopo la fuga di notizie che ha portato alla chiusura del gasdotto lo scorso 8 ottobre.
“I movimenti della nave Newnew Polar Bear coincidono con il momento e il luogo del danno al gasdotto”, ha affermato in una nota il National Bureau of Investigation. “Collaboreremo con le autorità cinesi per stabilire il ruolo della nave”, ha detto il sovrintendente Risto Lohi. La nave mercantile è lunga 169 metri e l’armatore è la Hainan Xin Xin Yang Shipping. Dopo un viaggio tra San Pietroburgo e la Cina, ha iniziato una lunga navigazione – durata più di un mese -che l’ha portata nel Baltico attraverso la rotta del Nord, vicino al circolo polare Artico.
Ci vorranno almeno cinque mesi per riparare il gasdotto, ha detto il suo operatore la settimana scorsa, lasciando la Finlandia totalmente dipendente dalle importazioni di gas naturale liquefatto per l’inverno. Non si tratta dell’unico danno segnalato da un Paese della Scandinavia negli scorsi giorni. La Svezia ha infatti annunciato che un cavo sottomarino di telecomunicazione che collega il Paese all’Estonia risulta essere stato danneggiato.
“Al momento non siamo in grado di determinare la causa di questo danno”, ha affermato il ministro della Protezione Civile svedese, Carl-Oskar Bohlin, precisando che il danneggiamento sembra essere avvenuto a settembre, nello stesso periodo in cui è stato danneggiato il gasdotto. Le autorità competenti dei rispettivi Paesi stanno conducendo un’indagine per stabilire le cause. “La nostra vigilanza è stata rafforzata dopo gli eventi legati a Nord Stream dello scorso anno, e questo incidente sottolinea l’importanza di continuare a monitorare attentamente tali sviluppi”, ha dichiarato il ministro della Difesa svedese, Pal Jonsson, citato dall’agenzia di stampa svedese Tt.