Cacciare e uccidere chiunque abbia avuto un ruolo di comando nel massacro del 7 ottobre negli insediamenti del deserto del Negev occidentale: l’ordine è stato netto. Così ai piani alti dello Shin Bet, l’agenzia di intelligence israeliana per gli affari interni, hanno selezionato gli uomini per l’unità speciale che ha il compito di stanarli ed eliminarli. Nome in codice, Nili. Che altro non è che l’acronimo in ebraico per “La Gloria d’Israele non mentirà”, versetto del primo libro della Bibbia.
Hanno il compito di stanare i capi della Nukhba, l’élite dell’ala militare di Hamas che si era infiltrata in Israele ed è rientrata nella Striscia di Gaza dopo aver compiuto stragi su stragi nei kibbutz, in diversi centri abiti e nelle caserme di confine dell’Idf. Non hanno altri mandati – ha spiegato il Jerusalem Post – e lavorano in autonomia concentrandosi sulla neutralizzazione degli alti ranghi della brigata con un lavoro che coinvolge sia personale d’intelligence che uomini sul campo.
A loro è attribuibile l’eliminazione di Ali Qadhi lo scorso sabato sabato, quindi di Billal Al Qadr, comandante dell’unità di Khan Younis e ritenuto alla testa dei raid nei kibbutz di Nirim e Nir Oz. Eliminato anche Abu Hilal, grazie proprio alle informazioni fornite dallo Shin Bet, con un raid aereo su Rafah. Negli scorsi giorni le forze israeliane avevano rivendicato anche l’uccisione di un altro esponente di Hamas che ha avuto un ruolo di primo piano nei massacri, Abu Murad.