“Clima: basta bugie”. Lo dicono gli oltre cento attivisti di Extinction Rebellion che oggi a Roma hanno bloccato l’ingresso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Travestiti da Pinocchio, si sono incatenati per denunciare il negazionismo e le contraddizioni delle politiche del governo prima di venire sgomberati dalla polizia. “Siamo di fronte a un grottesco governo dei Balocchi – attacca Bianca, una delle attiviste – un governo distante dalla realtà, da tutti gli allarmi lanciati in questi anni dalla comunità scientifica e da tutte le persone che negli ultimi mesi sono state colpite dagli effetti della crisi climatica ed ecologica”. Secondo il movimento ambientalista per realizzare la transizione ecologica servirebbero “interventi infrastrutturali mirati e ponderati, che si basino sugli obiettivi climatici che l’Italia stessa si è impegnata a rispettare a livello internazionale e che prevedano il coinvolgimento attivo della cittadinanza”. Gli attivisti puntano il dito contro la scelta del ministro Salvini di rilanciare la costruzione del ponte sullo Stretto. “Un’opera imponente, dal costo elevatissimo (14,6 miliardi di euro, quasi un punto di Pil), la cui costruzione richiederà tonnellate di materie prime, principalmente acciaio e cemento, che libereranno migliaia di tonnellate di CO2. Una quantità dieci volte superiore alle emissioni annuali dei traghetti che oggi collegano la Sicilia alla Calabria”.