Cronaca

Greta Thunberg bandita dalle scuole di Israele dopo il post social in supporto alla Palestina

Greta Thunberg sarà “bandita” dalle scuole in Israele. Lo riportano i media del Paese che spiegano come la decisione del ministero dell’Educazione di rimuovere ogni menzione dell’attivista per il clima svedese dai curriculum delle scuole pubbliche sia stata presa a seguito del supporto per la Palestina mostrato dalla 20enne in alcuni post sui social. Da ultimo la fotografia pubblicata su X (ex Twitter) che la ritrae a fianco di alcune compagne con cartelli dalla dicitura “Palestina libera” e “io sto con Gaza“. “Oggi protestiamo in solidarietà con la Palestina e con Gaza. Il mondo deve alzare la voce e chiedere un cessate il fuoco, giustizia e libertà per i palestinesi e per tutti i civili coinvolti”, ha scritto Thunberg a corredo dello scatto, diventato virale anche tra gli utenti italiani per le infondate accuse di antisemitismo ricevute dalla ragazza.

In Israele il commento è stato accolto con sdegno dalle autorità di Tel Aviv, che hanno letto nel supporto per la Palestina della giovane un implicito condono alle azioni violente di Hamas e l’hanno accusata di ignorare le sofferenze degli israeliani nel conflitto in corso. “Hamas è un’organizzazione terroristica responsabile per l’uccisione di 1.400 israeliani innocenti, inclusi bambini, donne e anziani e ha rapito oltre 200 persone portandole a Gaza”, ha detto in una nota il ministero degli Esteri, aggiungendo che la “presa di posizione” di Thunberg “la squalifica dall’essere un modello educativo e un esempio di moralità” e che per questo “non è più qualificata per essere un’ispirazione e una figura educatrice per gli studenti israeliani”.

Anche sui social i profili dell’attivista svedese sono stati inondati di commenti di critica e disprezzo, tra chi la accusa di essere “ignorante” facendo riferimento alla sua precedente interruzione degli studi per dedicarsi alla causa climatica, fino agli insulti personali per i suoi contenuti “pro-Hamas”. Tra i critici anche diversi ambientalisti israeliani, che con una lettera indirizzata alla giovane e firmata da oltre 100 persone si sono detti “profondamente addolorati e delusi dai tweet e i post riguardo a Gaza”, accusando Thunberg di “prendere le parti dei terroristi, dei peggiori rappresentanti dell’umanità, semplicemente con la parte sbagliata della storia”. La lettera conclude invitando l’attivista a “guardare un’altra volta alle atrocità commesse da Hamas”.

Sull’episodio è intervenuto anche l’ambientalista israeliano Adma Teva V’Din, che al Jerusalem Post ha dichiarato che la posizione di Thunberg ha “completamente ignorato le crudeltà sopportate dagli israeliani” e la giovane, da una posizione di influenza sul palcoscenico globale “ha espresso una posizione unilaterale e imparziale”, trattando la tematica “con superficialità” e perdendo dunque di credibilità nelle sue rivendicazioni sul clima.

Intanto sui social il profilo ufficiale dello Stato di Israele ironizza sul fatto che i razzi di Hamas “non utilizzano materiali sostenibili” come pretesto per attirare l’attenzione dell’attivista sulle “vittime massacrate che potevano essere tue amiche”, mentre un video in circolazione sovrappone il famoso discorso del 2019 con cui Thunberg si rivolgeva alle Nazioni unite al grido di “Come osate?” e “mi avete rubato sogni e infanzia” alle immagini raccolte dai kibbutz assaliti da Hamas nell’attacco del 7 ottobre e al muro di vittime uccise dall’ala armata del partito islamico palestinese.