Il Napoli vince uno a zero all’Olympiastadion contro l’Union Berlino grazie al gol di Jack Raspadori, e mette in discesa il cammino verso gli ottavi di Champions in una gara tutt’altro che semplice. Stessi uomini di Verona per Garcia: e dunque senza Osimhen e Anguissa tocca ancora a Raspadori e Cajuste, sperando la stella di Kvaratskhelia sia ancora accesa.

Acceso è l’ Olympiastadion: meraviglioso per come è animato dai tifosi tedeschi che saltano, cantano e incitano la squadra per tutta la durata dell’incontro. Un vero spettacolo. Non è uno spettacolo l’Union, squadra in gravi difficoltà, ma con un Napoli che pure sembra inizialmente intenzionato a ritrovare le sue, lasciate alla disfatta contro la Fiorentina prima della sosta. Tant’è che in avanti non incide pur essendo i tedeschi tutt’altro che eccelsi e dietro riesce a fare peggio beccando persino gol, per fortuna annullato per fuorigioco.

C’è Di Lorenzo che sbaglia come col Real, ma l’Union non ha Bellingham e spreca un contropiede potenzialmente letale. Il Napoli, al solito, è poco gradevole: lunghissimo e tiene palla senza tuttavia produrre grossi pensieri all’Union Berlino, che si affida ai contropiede in particolare con il velocissimo Fofana. Un atteggiamento, quello compassato dei partenopei, che fa prendere coraggio ai tedeschi, che portano su il pressing e ci provano anche da fuori mettendo paura con Khedira.

Il primo tempo si chiude sullo zero a zero e senza occasioni da gol per il Napoli, con errori pure da gente come Di Lorenzo e Lobotka. Non cambia la sostanza nel secondo tempo: l’azione più pericolosa del Napoli è una magia di Kvaratskhelia. Un’azione personale come quella replicata poco dopo sempre dal georgiano, che si beve l’avversario e che porta al vantaggio di Raspadori, di fatto sull’unico tiro in porta del Napoli.

Gli azzurri si mettono a gigioneggiare invece di affondare col colpo del ko e l’Union va vicinissima al pareggio con Knoche che da palla inattiva manda a lato di millimetri. E allora per difendere la vittoria Garcia rinforza la copertura inserendo Ostigaard al posto di Kvaratskhelia: finale di sofferenza per il Napoli ma alla fine arriva la vittoria.

Una vittoria preziosa, visto che nelle tre gare di ritorno gli azzurri affronteranno Union e Braga in casa, con la strada per gli ottavi di fatto spalancata. Una vittoria preziosa perché la seconda consecutiva dopo la sosta, anche se non pare una di quelle prestazioni che tolgono i dubbi, anzi.

Non c’era Osimhen, ed è un’assenza pesante quanto la levatura del giocatore. Ma le migliori prestazioni della scorsa stagione, quelle contro Liverpool, Ajax e Rangers di Glasgow, proprio in Champions, sono arrivate appunto senza Osimhen (coi Reds parzialmente). Mentre le vittorie contro Braga e Union Berlino sono forse le prestazioni meno convincenti del Napoli di Garcia, anche meno convincenti dei ko con Lazio e Fiorentina e del pari col Genoa. Certo in Champions conta l’utile: il Napoli mette una seria ipoteca sul passaggio agli ottavi e va benissimo così, ma il lavoro da fare per arrivare ai livelli dello scorso anno pare ancora lungo.

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