Già qualche giorno fa, il 19 ottobre, qui su FQMagazine avevamo parlato della truffa che sfrutta i volti dei vip. Adesso un nuovo capitolo si aggiunge a quella che sembra essere una soap, per nulla divertente, che vede coinvolto anche un noto giornale. Si tratta di Repubblica. “La banca d’Italia cita in giudizio Chiara Ferragni per le sue dichiarazioni in diretta televisiva”, titola l’articolo di un giornale del gruppo GEDI. Nulla di più falso. Si tratta sostanzialmente di una riproposizione – perfetta in termini di caratteri, font e colori – della pagina di Repubblica, come se l’articolo fosse stato effettivamente scritto sul quotidiano. Ma in realtà nulla è vero. Innanzitutto gli hyperlink non conducono da nessuna parte. Non solo. Anche il nome dell’editore è storpiato: “Gian Porcello”, si legge a metà articolo. Il contenuto, poi, neanche a parlarne.
Si tratterebbe di una presunta intervista che l’imprenditrice digitale avrebbe fatto con Alessandro Cattelan. Si leggono dichiarazioni assurde (ovviamente false anch’esse): “Ti dirò una cosa: non devi lavorare per essere ricco. E quando realizzi questo pensiero, inizierai a relazionarti con i soldi molto più facilmente”, direbbe l’influencer. E ancora altre frasi di Chiara Ferragni (ovviamente fake, come si intuisce anche dall’italiano non corretto): “Pensi che lavoro troppo poco? O che io non ero un giorno come la maggior parte degli italiani? Credimi, se io vivessi con un solo stipendio, io non sarei mai diventata milionario. Quando qualcuno mi dice che sono stata fortunata, gli rido in faccia, perché oggi Internet ha tutto per diventare ricchi senza doversi alzare dal divano”. Anche altre frasi sono del tutto sconnesse: “Era evidente come dopo quella frase Chiara Ferragni si arrabbia. Ha litigato con l’ospite e accidentalmente ha sbottato la scappatoia che la rende ricca”.
Poi la promozione della fantomatica piattaforma che le farebbe guadagnare 1 milione di euro in poche settimane. A seguire un battibecco con il conduttore, il quale viene poi convinto ad iscriversi sulla piattaforma per “diventare ricco”. Qui l’unico hyperlink che funziona, proprio quello che riconduce al sito, in cui viene richiesto di iscriversi. Obbligatorio depositare un minimo di 250 euro. Quindi la rivelazione “shock”: una chiamata in diretta della Banca d’Italia. “Non sono sorpreso, hanno paura per i loro soldi. Sono contrari al fatto che un normale italiano impari un modo semplice per diventare ricco. Ma ho già detto tutto quello che ti serve per fare soldi velocemente: hai solo bisogno di una connessione internet e un link per la registrazione”, direbbe Ferragni a Cattelan che dà la notizia della chiamata. Infine l’interruzione della trasmissione. Niente di più assurdo e falso. Una truffa bella e buona, che sfrutta volti e testate note per diffondere fake news.