Diverse testate statunitensi hanno spiegato che gli scienziati della Northern Kentucky University sveleranno il mistero attorno alla celebre “creatura”
E anche la sirena delle Fiji verrà analizzata ai raggi X. Diverse testate statunitensi hanno spiegato che gli scienziati della Northern Kentucky University sveleranno il mistero attorno alla celebre “creatura” realizzata per scherzo da un pescatore giapponese più di 200 anni fa. Insomma, la premessa a tutto ciò che stiamo scrivendo è che la sirena delle Fiji è un falso. Una, delle tante, copie di una creatura mummificata che, appunto un pescatore giapponese creò per prendersi gioco dei propri compaesani creduloni. Messaggera di sventura sulla sterilità dei compaesani che avrebbero potuto proteggersi dalla maledizione previo pagamento. La storia racconta che la sirena venne acquistata da Samuel Barrett Edes che poi la vendette al celebre circo Barnum. L’omonimo imprenditore circense vendette a sua volta quella che definì una “vera sirena”, mezzo pesce e mezzo donna, pescata alle Fiji, all’American Museum di New York.
All’epoca ci fu chi polemizzò assai su questa strana creatura esposta in pubblico anche se poi la sirena andò distrutta in un incendio nel 1865. Prima che questo accadesse ne furono create diverse copie e varianti, tra cui quella che ora si trova in mano agli scienziati statunitensi. Costoro ospitano una copia della sirena dal 1906 presso la sede della Clark County Historical Society, un museo pubblico di Springfield, in Ohio. Pur essendo un conclamato falso, gli scienziati vogliono definitivamente andare a fondo alla sua composizione: mammiferi? Pesci? Rettili? Ecco allora la scansione a raggi X e la tomografia computerizzata per capire esattamente con quali specie e materiali è stata realizzata. “Sembra essere un miscuglio di almeno tre specie diverse esternamente”, ha dichiarato al Mail il radiologo della Northern Kentucky University che si sta occupando del caso. A quanto sostiene lo studioso la sirena sarebbe composta da “testa e busto di scimmia”, “mani di un rettile”, “coda di pesce di una specie sconosciuta”.