A monte ci sarebbero 400 mila euro non versati agli aggressori da parte del proprietario dell'attività
Doveva essere una serata all’insegna dell’amore ma si è trasformata in una feroce lite. I fatti – come racconta Il Messaggero – risalgono al 2021, in una giornata di maggio che sembrava una classica giornata primaverile per questi ospiti di un casolare di campagna, adibito a club privé per coppie di scambisti. La località dove si è svolto tutto è Sutri in provincia di Viterbo. La serata di amore è diventata una rissa che ha portato sul banco degli imputati tre persone con l’accusa di aggressione, minacce e furto.
Mentre gli invitati amoreggiavano sui divani, una coppia e un uomo hanno fatto ferocemente irruzione nell’abitazione lanciando sedie, bicchieri e mazze da golf. Un clima tutt’altro che romantico, dovuto ad un probabile debito di natura economica. Uno degli aggressori, secondo quanto ricostruito dalle indagini, gestiva assieme al titolare del club – lì presente in intimità con gli ospiti – un altro locale a Roma e pretendeva (da lui) la cifra di 400mila euro. “Erano convinti che avessi rubato loro del mobilio”, ha spiegato il responsabile dell’attività.
I clienti sono stati costretti ad uscire dal casolare il prima possibile, completamente nudi, coperti dalle sole tovaglie, prima di incappare in guai più seri. Uno degli incursori ha poi brandito una mazza da golf con la quale minacciava di distruggere i mobili ma, ad essere colpito è stato il malcapitato proprietario, pestato e rapinato di quattromila euro dalla cassa del locale. “Dacci i soldi, altrimenti ti metto dentro una botte e ti cemento” è quello che gli avrebbero intimato gli assalitori.
“Mi hanno minacciato, picchiato e hanno spaccato tutto quello che hanno trovato. Poi quando sono arrivati i carabinieri hanno detto che c’era stata una rissa ma non è vero”, racconta il gestore 55enne, originario di Santa Maria Capua Vetere. Ora è il turno degli ospiti della festa per scambisti a testimoniare al processo, per raccontare ciò che ricordano di quella festa finita nel caos.