ROSSO DIRETTO – Nello sport l’espulsione è spesso la conseguenza di un intervento brutale e fuorilegge. Così vuole essere la nostra rubrica: un fatto sportivo commentato senza mezzi termini. Per provocare e far riflettere, anche a costo di finire sotto la doccia
Ma il calcio italiano non era rinato? Così dicevano i vari titoli prima delle tre finali europee, poi tutte perse. Il giro di boa dei gironi di Champions ha riportato tutti sulla terra. Milan e Lazio hanno preso 3 gol da Psg e Feyenoord. E al momento sono fuori dagli ottavi. Inter e Napoli, in due gironi più semplici, se la passano meglio. Ma non hanno brillato contro Salisburgo e Union Berlino. Solamente il secondo tempo dei nerazzurri col Benfica ha mostrato una squadra italiana giocare da top club europeo. Troppo poco.
E le statistiche non mentono: le squadre che sono in testa ai loro gironi sono anche le prime nel possesso palla. Dal City al Psg, dal Barca al Real, dall’Arsenal al Feyenoord. Per i club italiani però non è solo una questione di gioco. Semplicemente, la Serie A sta facendo qualche passo in avanti, ma non è arrivata a quel livello. Milan e Lazio possono ancora passare il turno, certo. La qualificazione però andrebbe chiamata con il proprio nome: un’impresa. Altrimenti si farebbe un torto a tutte le analisi sulle difficoltà economiche del calcio italiano. Senza un sistema solido, non si può sperare di competere sempre contro i migliori.