La gestualità nelle domeniche bestiali è importantissima, quasi decisiva. Dai gesti si intuisce il clima di una partita: se si è incudine o martello…o qualcosa di peggio e dunque meglio starsene tranquilli. Dai gesti (e dai materiali annessi) si intuisce che tipo di domenica sarà, se sei un arbitro o un assistente di gara. Gesti che poi possono portare a evidenziare quanto anche nel calcio sia fondata la teoria dei corsi e ricorsi storici e gesti che dopo un derby perso possono far infuriare i tifosi avversari.

TESTA SULLE SPALLE (SI SPERA)
Un video meraviglioso arriva presumibilmente dal Brasile. Da una categoria altrettanto presumibilmente bassa… tendente all’infima. C’è un membro di una squadra in divisa gialloverde che, solo dalla divisa appunto, si intuisce essere un calciatore (non certo dal fisico e dai capelli biondo platino che invece rimanderebbero al wrestler Rikishi) sul dischetto. Batte il rigore, segna e si precipita fuori dal campo tirando, non si sa perché, una serie di testate violentissime al cancello d’ingresso. Per nulla provato dal trattamento riservato al suo cranio e a ciò che dovrebbe esservi all’interno rientra in campo pronto per ricominciare a giocare…non prima di aver rivolto al portiere avversario un eloquente gesto, con le dita a percorrere la gola da un lato all’altro. Dunque, se ci fosse un dipinto perfetto per le domeniche bestiali, sarebbe esattamente questo.

GIALLO D’ARTE (ROSSO PURE)
In Seconda categoria Piemonte salta all’occhio la squalifica per sei giornate rimediata da un calciatore de “La Nuova Lanzese” che risponde al nome di… Pavel Nedved. In realtà non parliamo dell’ex pallone d’oro, ma di suo figlio. Dal referto si legge: “Per condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell’arbitro, consistita nell’essere stato dapprima espulso per insulti e ingiurie, quindi nell’aver reiterato tale condotta dopo la notifica del provvedimento, altresì sputando a terra vicino all’arbitro stesso, senza attingerlo”. Corsi e ricorsi storici dunque, perché pure per il papà, al netto di una carriera meravigliosa, c’è una squalifica che ancora fa discutere (quella che lo escluse dalla finale di Champions). Tuttavia (oltre al rosso) c’è un giallo dietro l’episodio che vede protagonista Pavel junior: secondo un avversario non avrebbe fatto nulla di quello che gli viene imputato, ma si sarebbe preso colpe non sue visto che il direttore di gara in quel momento era girato.

DERBY MAIS LINDO
Beffa per l’Atletico Mineiro, che nell’ultimo turno ha affrontato il sentitissimo derby di Belo Horizonte contro il Cruzeiro, perdendo in casa, peraltro nel nuovo stadio, all’87esimo a causa di un autogol. A mettere “pepe” in questa sconfitta ci ha pensato un giocatore del Cruzeiro, Felipe Machado, che al termine della gara è andato sotto la curva dei rivali mimando il gesto di gettare mais alle galline, ripetendo “milho para galinha”…poiché il simbolo dell’Atletico Mineiro è il gallo.

IL MOMENTO DEL BISOGNO
Quando non c’è è un disastro, quando c’è crea difficoltà. E’ la storia della carta igienica, che ha portato addirittura una multa da 200 euro per la società del Veglie, Promozione Puglia, perché “Propri sostenitori lanciavano sul terreno di gioco diversi rotoli di carta che ostacolavano la corsa di uno degli assistenti e causavano la temporanea sospensione della gara per alcuni per la rimozione”…fosse mancata nel posto giusto invece…

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