L’attore Daniel Radcliffe, celebre per la sua interpretazione del mago Harry Potter, tornerà presto sul grande schermo. Non agirà nelle vesti di attore, bensì all’interno di un team di produzione del documentario della HBO dedicato a David Holmes: The Boy Who Lived. Oltre ad essere il produttore esecutivo, la star sarà anche uno dei soggetti intervistati nel film dedicato all’oramai ex stuntman, che si è tragicamente rotto il collo durante le riprese di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1.
Holmes ha partecipato anche ad Harry Potter e la pietra filosofale del 2001, nel ruolo di controfigura del protagonista della serie. In un’intervista al Mirror nel 2014, ha detto di essere stato tirato all’indietro da un filo ad alta resistenza in un’acrobazia – jerk back – che replica gli effetti di un’esplosione. Il 42enne venne lanciato contro un muro, rompendosi immediatamente il collo. Il nuovo documentario della HBO racconta la storia non solo dei suoi successi davanti alla telecamera, “ma anche delle sfide che affronto ogni giorno e del mio atteggiamento generale nei confronti della vita” dopo aver subito la drastica frattura.
Lo staff della famosissima saga non gli ha mai fatto mancare supporto e vicinanza, su tutti Radcliffe, storico amico dello stunt. Nonostante le difficoltà, gli amici riconoscono in David uno spirito combattivo, come spiegato anche da un comunicato HBO: “E’ lo straordinario spirito di resilienza di David a diventare la loro più grande fonte di forza e ispirazione”.
Le riprese del lungometraggio contengono “materiale personale inedito girato nell’ultimo decennio, scene dietro le quinte del lavoro di Holmes come stuntman, momenti della sua vita attuale e interviste intime con David, Daniel Radcliffe, amici, parenti ed ex membri della troupe”, fa sapere in una nota ufficiale HBO. “Il film riflette anche temi universali legati alla vita, alla crescita, alla costruzione dell’identità in un mondo incerto e ai legami che ci uniscono e ci sostengono”.
Uno degli obiettivi dell’ex maghetto è quello di far luce sugli stuntmen di Hollywood, che sono la “vera anima dell’industria cinematografica ma spesso non vengono riconosciuti come invece dovrebbero essere”, come riportato dall’attore. Durante la pandemia, infatti, i due amici hanno lavorato assieme per lanciare il podcast intitolato “Cunning Stunts“, un’opera che spiega il mondo che si cela dietro i set cinematografici.