Forza Italia chiede modifiche al governo sulla legge di Bilancio. E anche la Lega (che pure esprime il ministro dell’Economia) non risparmia rasoiate. I berlusconiani prendono le distanze dalla norma che permette al fisco di accedere ai conti correnti dei cittadini e anche da quelle che introducono nuove tasse sulla casa. Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, parlando col Fatto in Transatlantico prima di entrare in aula, dice: “Forza Italia è storicamente contro l’aumento della pressione fiscale e contro l’oppressione fiscale: per questo motivo, una volta letta la manovra nella sua versione definitiva, occorrerà eventualmente intervenire se la misura sul pignoramento, al pari della cedolare secca, dovesse andare contro i principi che ispirano e guidano la nostra azione politica”. Allo stesso tempo, Mulè chiede che il governo modifichi la norma che prevede un incremento della tassazione per quegli immobili che sono stati oggetto di ristrutturazione con il Superbonus 110%: “Anche quella è una misura che merita di essere approfondita - continua il vicepresidente della Camera - in questo caso si entra nella sacralità del bene della casa che Silvio Berlusconi ci ha incaricato di preservare”.
Parole meno specifiche, ma espressione di una certa diffidenza, arrivano anche dal vicesegretario della Lega Andrea Crippa: “Io non sono a favore di mettere le mani nei conti correnti della gente, ma vediamo cosa ci sarà scritto nella manovra. Non penso si vada in quella direzione”, dice commentando l’ipotesi sulla misura per consentire al fisco di accedere direttamente ai conti correnti prima di effettuare un pignoramento: “Secondo me andare a fare i prelievi forzosi nei conti correnti non è nei nostri valori e nei nostri principi. Salvini parla di pace fiscale…”. Il segretario e vicepremier taglia corto e non entra nel dettaglio.
Posizioni che rischiano di creare qualche problema tra Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia. Sulla casa e sul fisco, infatti, sia Lega che Forza Italia non possono accettare le norme inserite nelle bozze della legge di Bilancio che venerdì dovrà essere trasmessa al Parlamento. Così è in atto una corsa contro il tempo per cambiare il testo prima di arrivare al Senato. Il governo, infatti, ha chiesto alla maggioranza di non presentare emendamenti ma per riuscirci il testo finale dovrà andare bene a tutti i partiti di governo.
Palazzi & Potere
Conti correnti e tasse sulla casa, FI boccia la manovra e chiede modifiche. Mulè: ‘Noi contro l’oppressione fiscale’. Freddezza dalla Lega
Forza Italia chiede modifiche al governo sulla legge di Bilancio. E anche la Lega (che pure esprime il ministro dell’Economia) non risparmia rasoiate. I berlusconiani prendono le distanze dalla norma che permette al fisco di accedere ai conti correnti dei cittadini e anche da quelle che introducono nuove tasse sulla casa. Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, parlando col Fatto in Transatlantico prima di entrare in aula, dice: “Forza Italia è storicamente contro l’aumento della pressione fiscale e contro l’oppressione fiscale: per questo motivo, una volta letta la manovra nella sua versione definitiva, occorrerà eventualmente intervenire se la misura sul pignoramento, al pari della cedolare secca, dovesse andare contro i principi che ispirano e guidano la nostra azione politica”. Allo stesso tempo, Mulè chiede che il governo modifichi la norma che prevede un incremento della tassazione per quegli immobili che sono stati oggetto di ristrutturazione con il Superbonus 110%: “Anche quella è una misura che merita di essere approfondita - continua il vicepresidente della Camera - in questo caso si entra nella sacralità del bene della casa che Silvio Berlusconi ci ha incaricato di preservare”.
Parole meno specifiche, ma espressione di una certa diffidenza, arrivano anche dal vicesegretario della Lega Andrea Crippa: “Io non sono a favore di mettere le mani nei conti correnti della gente, ma vediamo cosa ci sarà scritto nella manovra. Non penso si vada in quella direzione”, dice commentando l’ipotesi sulla misura per consentire al fisco di accedere direttamente ai conti correnti prima di effettuare un pignoramento: “Secondo me andare a fare i prelievi forzosi nei conti correnti non è nei nostri valori e nei nostri principi. Salvini parla di pace fiscale…”. Il segretario e vicepremier taglia corto e non entra nel dettaglio.
Posizioni che rischiano di creare qualche problema tra Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia. Sulla casa e sul fisco, infatti, sia Lega che Forza Italia non possono accettare le norme inserite nelle bozze della legge di Bilancio che venerdì dovrà essere trasmessa al Parlamento. Così è in atto una corsa contro il tempo per cambiare il testo prima di arrivare al Senato. Il governo, infatti, ha chiesto alla maggioranza di non presentare emendamenti ma per riuscirci il testo finale dovrà andare bene a tutti i partiti di governo.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".