Anche Sandro Tonali ha patteggiato. Dopo Nicolò Fagioli, arriva la seconda squalifica per il caso scommesse: l’accordo del centrocampista con la procura federale della Figc prevede una pena di 18 mesi in totale. Dieci mesi di squalifica dal campo che partiranno subito, più 8 mesi commutati in prescrizioni alternative. Se il calciatore del Newcastle non adempierà alle prescrizioni alternative, sarà revocato il patteggiamento e verrà deferito dinanzi al Tribunale federale nazionale con una pena superiore ai 3 anni.

Tonali ha beneficiato degli sconti previsti dal codice di giustizia sportiva in caso di patteggiamento prima del deferimento e di collaborazione fattiva alle indagini. Quindi ha visto ridursi la pena prevista (dai 3 anni in su), ma ha dovuto accettare una squalifica superiore ai 7 mesi previsti per Fagioli. Ha pesato probabilmente l’aggravante di aver scommesso non solo sulle partite di calcio ma anche, per sua stessa ammissione, sulle gare di Brescia e Milan, le sue due ex squadre. Il 23enne ha specificato di non aver mai puntato “contro” le sue squadre: la procura Figc sembra avergli creduto, quindi non si è configurata l’ipotesi di un illecito sportivo, che avrebbe portato a una sanzione ben più pesante. Nel frattempo, la Procura di Torino sta proseguendo la sua inchiesta e a breve è atteso l’interrogatorio di Nicolò Zaniolo, il terzo calciatore indagato insieme ai due già citati, Fagioli e Tonali.

Intanto il Newcastle, per effetto delle regole Uefa e Fifa, perderà il suo neo-acquisto per tutta la stagione. Tonali non potrà giocare praticamente fino a settembre 2024, saltando certamente anche l’Europeo (a cui in realtà l’Italia si deve ancora qualificare). A parte le prime partite, però, sarà pronto a rientrare nella prossima stagione. Anche se ora l’intesa deve essere approvata dalla procura generale dello Sport presso il Coni prima del passaggio all’Uefa, che quindi estenderebbe la sua validità a tutte le competizioni europee, compresa la Premier League.

“È previsto un patteggiamento per 18 mesi di cui 8 mesi di attività di recupero, alcune riguarda l’attività terapeutica e almeno 16 incontri in presenza come testimonianza”, ha annunciato il presidente della Figc Gabriele Gravina termine della Giunta Coni.

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