Aumentano i segnali di preoccupazione provenienti dal mondo automotive circa la scarsa domanda di mercato per i veicoli elettrici. La scorsa settimana erano state Volkswagen e GM a lanciare l’allarme. E adesso il colosso americano fa il passo del gambero sulla partnership con Honda per lo sviluppo di auto a batteria dal prezzo accessibile. Così, dopo aver rinviato l’arrivo di alcuni modelli elettrici, la GM chiude in soffitta pure il piano per costruire crossover compatte alimentate a batteria destinate al grande pubblico.
“Stiamo adottando misure immediate per migliorare la redditività del nostro portafoglio di veicoli elettrici e adattarci al rallentamento della crescita a breve termine”, ha spiegato l’amministratore delegato di GM, Mary Barra. Mentre per Honda la difficoltà è quella di “rendere economicamente sostenibile il progetto per elettriche a prezzi accessibili”.
Anche in casa Ford l’entusiasmo per l’auto elettrica è in calo: il target di produrre 600mila vetture a batteria all’anno entro il 2023 è stato posticipato e il costruttore non prevedere di raggiungere le 2 milioni di unità 100% elettriche inizialmente fissate per il 2026. “La transizione verso i veicoli elettrici sta avvenendo, ma sarà più lenta delle aspettative”, ha spiegato il direttore finanziario John Lawler.
“Sono preoccupato per l’ambiente di alti tassi di interesse in cui ci troviamo”, ha detto invece Elon Musk, patron della modaiola Tesla: “Non posso sottolinearlo abbastanza: la stragrande maggioranza delle persone che acquistano un’auto lo fa con i finanziamenti. Se i tassi di interesse rimangono alti, o salgono ulteriormente, comprare una vettura sarà sempre più difficile”.
Mercedes-Benz parla di un “contesto di mercato sottotono, caratterizzato da un’intensa concorrenza sui prezzi, in particolare nel segmento dei veicoli elettrici”. Per il direttore finanziario della Stella, Harald Wilhelm, i “tassi di adozione dei veicoli elettrici sono inferiori alle attese” e il mercato delle Bev è uno “spazio piuttosto brutale”.
Il rallentamento della domanda è “certificato” pure da LG Energy Solution, fra i principali produttori di batterie: “Il prossimo anno la domanda di veicoli elettrici potrebbe essere inferiore alle aspettative”, ha affermato il direttore finanziario Lee Chang Sil. Preoccupazioni espresse pure da colossi della componentistica elettrica come la giapponese Nidec e la cinese Catl.
A sorridere, amaramente, è Akio Toyoda, il gran capo della Toyota, che circa 2 anni fa aveva messo in guardia il settore circa la frenesia per l’auto elettrica e sui rischi, anche per l’industria, che la suddetta frenesia avrebbe comportato. “Le persone stanno finalmente cominciando a vedere le cose come stanno”, ha dichiarato Toyoda al Salone di Tokyo, in corso di svolgimento in Giappone. “Ci sono molti modi per scalare la montagna della neutralità di CO2. Se le regole vengono scritte in maniera ideologica, allora sono i consumatori, le persone normali a soffrire maggiormente”. Per Toyota, che a Tokyo ha presentato diversi prototipi elettrici, i mercati abbisognano della tecnologia giusta al momento giusto. Non è un caso che la domanda per le auto ibride – inventate dalla Toyota – sia più alta che mai.