PADOVA – Un grave incidente sul lavoro si è verificato poco dopo mezzogiorno all’interno dello stabilimento delle Acciaierie Venete, in via Francia a Padova. Sarebbe stato causato dall’esplosione di una cassetta di scorie incandescente che era stata appoggiata in un punto dove le piogge del mattino avevano causato un deposito di acque. È stata la reazione con l’acqua più fredda a determinare l’esplosione. Tre operai sono stati investiti dal violentissimo spostamento d’aria. Il più grave è risultato un lavoratore che è stato scaraventato contro una passerella incandescente e si è ustionato al costato e a una coscia. Gli altri due sono caduti. L’incidente è avvenuto all’interno dello stabilimento, nell’area che si occupa della fusione. L’operaio in condizioni più serie è di origine bosniache e ha 49 anni. Gli altri due sono un italiano di 50 anni e un moldavo di 39 anni.

“Lavoravo a 70-80 metri da loro, ho provato uno choc talmente forte che ora il pensiero è solo per i miei colleghi”, ha dichiarato un operaio. Alcuni testimoni che si trovavano all’esterno dello stabilimento hanno dichiarato di aver sentito un botto tremendo, come l’esplosione di una bomba che ha fatto tremare i vetri. I soccorsi sono stati portati con un paio di ambulanze del Suem, quindi i feriti sono stati trasportati all’ospedale. Sul posto anche i vigili del fuoco, volanti della Polizia di Stato e ispettori del Servizio prevenzione infortuni sul lavoro (Spisal).

Acciaierie Venete sono già state funestate in passato da incidenti sul lavoro. Nello stesso reparto nel 2018 due operai furono investiti da una fiamma di calore, mentre si trovavano vicino a un raccoglitore di metallo fuso. Morirono entrambi, il primo subito, il secondo dopo un’agonia durata 7 mesi nel reparto grandi ustionati di Padova dove era stato ricoverato con ustioni al 90 per cento del corpo.

L’area è stata posta sotto sequestro. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto per affrontare il tema della sicurezza nei posti di lavoro. Acciaierie Venete è di proprietà della famiglia di Alessandro Banzato, diventato da poco socio della cordata di imprenditori a banche veneto-friulane che hanno acquistato sei giornali dal gruppo Gedi, tra cui Il Mattino di Padova.

“Esprimiamo tutta la vicinanza e seguiamo con forte apprensione le notizie riguardanti le condizioni dei tre operai coinvolti. Si tratta dell’ennesimo incidente sul lavoro: una scia che in Veneto sta segnando soprattutto negli ultimi mesi una escalation inarrestabile” ha dichiarato Vanessa Camani, capogruppo regionale del Pd. “Colpisce in particolare il fatto che già nel 2018, nello stesso reparto nel quale si è verificata l’esplosione, si registrò un altro incidente. È chiaro che, anche da parte della Regione, non è più rinviabile la messa in campo di un intervento istituzionale massiccio per la sicurezza sul lavoro”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

La situazione delle pensioni è drammatica: spiegatelo ai cittadini, anziché illuderli

next
Articolo Successivo

Esselunga, a Pioltello la protesta dei lavoratori delle coop di logistica: “Quattro cambi di appalto in un anno, tutti a danno degli operai”

next