Attualità

Paolo Brosio: “Ho adottato una bimba di Medjugorje, sogno ancora una donna con cui mettere su famiglia. Così sarei felice”

In una lunga intervista, l'ex volto del Tg4 ha ripercorso i momenti decisivi della propria vita confidando il suo desiderio più grande: costruirsi una famiglia

E’ stato semplicemente lui. “A tutto Brosio” potremmo dire. Paolo Brosio si è raccontato infatti in una lunga intervista rilasciata all’AdnKronos, nella quale è tornato a parlare del dolore provato per la scomparsa dell’amatissima madre, la volontà di mettere su famiglia ed il suo rapporto con la fede, che lo ha aiutato a superare i momenti più complicati.

Il 67enne, scrittore, ex giornalista ed ex concorrente del Grande Fratello Vip, ha spiegato che da anni la sua priorità è aiutare il prossimo ed ha svelato i dettagli del progetto sociale che sta coordinando: “A Medjugorje ho messo in piedi un cantiere con venti operai che lavorano tutti i giorni, sto facendo un enorme pronto soccorso, il primo della storia di Medjugorje, che sarà aperto a tutte le etnie e religioni”.

Sentimentalmente parlando, invece, ha dichiarato che al momento non c’è nessuna persona al suo fianco: “Non sono innamorato di nessuno, ho la testa solo per il mio pronto soccorso. Ma sogno ancora una donna con cui mettere su famiglia. L’unico rimpianto che ho è di non aver avuto figli. Ho adottato una bimba di Medjugorje, adesso ha 14 anni e gioca nella Premier League del calcio bosniaco. Certo, se potessi avere una famiglia ora sarei felice“.

Il momento più toccante della chiacchierata è arrivato poi quando il giornalista ha parlato della madre, Anna Brosio, morta lo scorso aprile all’età di 102 anni. Una ferita ancora aperta per Paolo Brosio che era legatissimo a lei. Ha potuto dirle addio solamente in videochiamata poiché in quel momento lontano. Grazie alla fede è riuscito a riprendersi dallo shock: “Ho sofferto tanto per la morte di mia madre. […] E avendo perso anche mio padre è stata durissima. Mia madre è vissuta fino a 102 anni quindi questo per me è già una grazia incredibile. Siamo stati tanto insieme e gli ultimi anni mi sono dedicato tanto a lei. Vederla morire da una telecamerina su WhatsApp è stata una sofferenza tremenda. Mi ha salvato la fede, se non avessi avuto la fede sarei stato spacciato. Vado a messa ogni giorno perché a me piace proprio, mi dà forza, mi piace ascoltare le omelie e sentire la parola di Dio”.

Infine, ha ricordato il suo periodo più buio, quando – in seguito a vari dispiaceri – ha fatto uso di sostanze stupefacenti: “Era morto mio papà di colpo, poi hanno incendiato il mio locale ed infine ci fu la separazione con mia moglie per colpa mia e non avendo la fede nel cuore, sono caduto nel peccato e per divertirmi e per non pensare a queste cose di giorno lavoravo come un matto e di notte ho iniziato a fare una vita di eccessi, usando anche le droghe, ma era una reazione al dolore. A tutti può capitare di ‘cadere’, ero sommerso da un dolore infinito. Per fortuna c’era mia mamma che pregava per me e che mi ha mandato a Medjugorje e da lì ho capito che il vero antidoto al dolore è la fede”.