Alla vigilia dell'uscita in sala del suo nuovo film "Comandante", Favino si è raccontato a cuore aperto in un'intervista al Corriere della Sera, confidando di aver avuto dubbi sulla sua sessualità in passato
Pierfrancesco Favino, uno dei più grandi attori italiani, è tornato sotto i riflettori con il suo nuovo film “Comandante” presentato in apertura alla 80esima Mostra del Cinema di Venezia. Nella pellicola, che uscirà nei cinema il prossimo 31 ottobre, l’attore romano interpreta Salvatore Todaro, leggendario Comandante di sommergibili della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale. E così, alla vigilia dell’uscita in sala, Favino si è raccontato a cuore aperto in un’intervista al Corriere della Sera, confidando di aver avuto dubbi sulla sua sessualità in passato.
Favino racconta che questo interrogativo lo ha tormentato, ma è riuscito a sciogliere il dubbio grazie a un uomo più grande di lui che lo corteggiava: “Non fu nulla di carnale. Ho capito che non ero omosessuale. Nello spettacolo, l’omosessualità è sempre stata presente“, ha spiegato. Favino ha quindi sottolineato come la percezione dell’omosessualità e l’accettazione siano cambiate nel corso del tempo, rendendo più facile per le nuove generazioni esplorare la propria identità sessuale: “Se un provavi un’emozione per uomo, ti chiedevi cosa avevi di sbagliato. Adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice”, ha concluso.