Di lunare bellezza e di bravura ben rodata Isabella Ragonese nel ruolo della protagonista (fino al 29 ottobre)
In principio era Clitennestra, in scena all’anfiteatro di Pompei. Sembrava il suo set naturale,i si cambia tutto e si passa nella sala settecentesca, tutto velluto rosso e stucchi dorati del Teatro Mercadante di Napoli. Stessa trama, doppio allestimento al Teatro Mercadante, Roberto Andò, direttore artistico, ha inaugurato la stagione del Teatro Stabile.
Clitennestra si racconta visceralmente a Elettra, l’altra figlia, una visione tutta al femminile che ribalta l’idea di una donna traditrice e assassina.
Lei è una madre che vuole vendicare Ifigenia, sacrificata da Agamennone, in nome della ragion di Stato, per propiziarsi il fato. Nella spirale di odio primitivo Oreste, spinto dal dio Apollo e dall’ira della sorella Elettra, uccide la madre ma subito viene perseguitato dalle Erinni mostruose.
Di lunare bellezza e di bravura ben rodata Isabella Ragonese nel ruolo della protagonista (fino al 29 ottobre).
Dopo il debutto è festa in piazza. Andò invita per un brindisi in Piazza Municipio. Maschio Angioino, facciata fresca di restauro del Mercadante, Stazione Marittima e Palazzo San Giacomo, tanta magnificenza in un colpo solo a 360 gradi. E’ l’Agorà delle idee, bellezza. E si brinda pure al sindaco (presente con la first lady) per i suoi primi due anni di mandato. Ad maiora.