Il rapper è iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Ascoli per un altro episodio di violenza accaduto a San Benedetto del Tronto il 30 agosto
Non si placa il clamore attorno al rapper Shiva, rinchiuso da ieri al carcere San Vittore di Milano con le accuse di tentato omicidio e porto abusivo di armi. I fatti incriminati risalgono all’11 luglio quando il rapper ha sparato a due ragazzi che si erano presentati minacciosi al parcheggio della casa discografica, ferendoli alle gambe.
Secondo il quotidiano La Nuova Riviera, sul capo del cantante c’è un’altra indagine altrettanto pesante. Infatti Shiva “è iscritto anche nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Ascoli per un altro episodio di violenza avvenuto a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto (…) è coinvolto in un’aggressione e, a quanto risulta, avrebbe anche colpito una persona con un coltello alla schiena due volte nella zona di via Montebello”. L’indagine non sarebbe stata resa nota per questioni di privacy nei confronti di un personaggio pubblico, ma i recenti fatti di Milano hanno portato alla ribalta i fatti. Intanto durante la perquisizione nella casa discografica di Shiva la polizia ha rinvenuto mitragliatrici softair e una pistola giocattolo, mentre nell’auto “aziendale” c’erano due machete.
In queste ore però il mondo dell’hip hop ha fatto sentire le sua voce e colleghi illustri di Shiva, si sono schierati apertamente sui social. È il caso di Emis Killa: “Pur essendo neutrale in faide che non mi riguardano, non sono mai contento quando un giovane di talento finisce nelle grinfie dello Stato. Vi vedo che godete nei commenti ogni volta che legano qualcuno, infamoni. Sto genere non sarà mai vostro. Sarete per sempre dei turisti. Oltre che infami”. A questo commento si aggiungono anche Guè Pequeno (“W l’hip hop stop the violenze, free Shiva”), Lazza (“Libero”) e Geolier che ha postato una foto assieme al rapper.