Il senso del talent di SkyUno per la noia resta immutato, stagione dopo stagione
Il senso di X Factor per la noia sta tutto nella polemicuzza di Morgan su Bellissima, la canzone di Annalisa che quest’estate si sentiva pure aprendo la lavastoviglie di casa, tipo jingle del mondo. Sul palco arriva un tal Matteo Alieno che rifà Bellissima in stile simil cantautoriale. La resa è abbastanza brutta, la speranza che abbia cambiato il testo ‘alla Zalone’ per fare la parodia di chicchessia svanisce come un’effimera dopo pochi secondi e sì, potevamo fare a meno di questo ensemble. Ma ecco che Morgan non si limita a sottolineare l’ovvio, decide di attaccare Ambra – responsabile dell’assegnazione del pezzo – e soprattutto di attaccare la canzone. “Tu potresti cantare tutto, io non ti avrei mai assegnato una canzone così, una canzone che io onestamente non conoscevo e che trovo di grande banalità dal punto di vista armonico, ma tu sei talmente bravo che l’hai valorizzata”. Sicché, nella scala di Morgan, Matteo Alieno che canta una cover berciando è “talmente bravo” e la canzone è invece “armonicamente inesistente”.
Perché mai questo bisogno di fare lezione di e sulla musica denigrando una canzone che nasce con un intento commerciale (aspirazione da hit)? Che senso ha attaccare un brano orecchiabile, di enorme successo, con uno snobismo da unico uomo al mondo che sa cos’è lamusicaquellabella? Mettersi a fare il divulgatore denigrando per forza qualcosa toglie forza alla competenza del giudice. Poco dopo Davide Simonetta, che di Bellissima è tra gli autori, su Twitter-X scrive: “Mai un successo e spiega cose. Che mondo splendido”. Anche lui esagera, perché in effetti un paio di successi Morgan deve averne fatti. Ma perfeziona il tutto poco dopo. Un utente scrive: “I successi di Morgan li conoscono tutti anche oggi (e qui ci vorrebbe un quiz per vedere dopo “Altrove” e “Altre forme di vita” che cosa citano ‘tutti’, nda). Vediamo se tra 10 anni, anche tra 3, si ricorderanno di te”. Quindi Simonetta risponde: “Io faccio l’autore, ovvio che nessuno si ricorderà di me. Tranne mio figlio, grazie alla Siae”. Insomma, il solito scazzo in pieno stile “sono Morgan e abbasso le hit”.
La dinamica dello scazzo vive e lotta anche in giuria, dove ogni tanto spunta qualche (altro) battibecco perché se non fosse per quelli il programma avrebbe lo stesso senso di un Maneki neko con la zampa abbassata. Si salva e molto bene Francesca Michielin, elegante professionista con una certa attitudine per la conduzione pur non facendolo di mestiere.