L’Italia dello sci si regge ancora sulle loro spalle: parte la stagione 2024/25 della Coppa del Mondo e i due volti azzurri sono sempre quelli di Federica Brignone e Sofia Goggia. La valdostana è alla sua 17esima stagione, ha in bacheca 21 vittorie, 56 podi e una Coppa del mondo generale (unica italiana a riuscirci). Ma non vuole mollare: “Sono ancora qua e continuo, perché penso di avere qualcosa da dare a me stessa e al mio sport”, racconta in un’intervista a Repubblica. E torna anche sul rapporto con la sua compagna Goggia: “Siamo rivali in pista. Lo sci è uno sport individuale, cerchi di fare il massimo ma a vincere è una sola”. Evviva la sincerità.
“Ci siamo viste poco ma restiamo comunque compagne di squadra, viviamo nello stesso ambiente”, specifica poi Brignone. Una rivalità che comunque porta lo sci femminile azzurro ai vertici della disciplina. Brignone è tra le migliori al mondo ormai da anni e sa anche come gestirsi: prima della gara di Sölden ha fatto una scelta controcorrente, andando in vacanza in Puglia. “Stare al mare, la salsedine, viaggiare con gli amici perché mi piace stare in compagnia. Mangiare un po’ di italiano perché dopo un mese di Argentina ce n’è bisogno, no?”. La strategia è staccare la spina proprio a ridosso delle prime gare, per poter durare fino a fine stagione: “La preparazione atletica l’ho curata anche in Puglia. Ma la verità è che se non fai un po’ di mare adesso, arrivi alle gare di gennaio e non hai più voglia”. Invece Brignone vuole lottare: “Ogni anno è più tosta perché si alza l’asticella, ma io so quello che ho voglia di fare”.
Nella sua intervista c’è anche spazio per il tema del cambiamento climatico, che la valdostana vive in prima persona, avendo visto negli anni le sue montagne diventare sempre meno bianca. Brignone infatti è impegnata nel sostenere il progetto ambientalista Traiettorie Liquide e da tempo vuole sensibilizzare sulla sostenibilità dello sci: “Da ragazzina vedevo cose che non ci sono più, non esiste più il ghiacciaio, laddove c’era neve ora ci sono pietre”, racconta. “A me può far piacere essere stata al mare adesso, ma questo al nostro pianeta non fa bene”.