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Gaza, Elon Musk consente la connessione a Starlink dopo l’appello social. Ma solo alle Ong

Il patron dell’ex Twitter, ora X, Elon Musk, ha annunciato che consentirà l’utilizzo della sua costellazione di satelliti Starlink alle organizzazioni umanitarie presenti a Gaza. Le comunicazioni con la Striscia sono state interrotte nella serata di venerdì 27 ottobre dopo l’incursione via terra di Israele per eliminare obiettivi di Hamas e da allora diversi utenti sono ricorsi ai social per chiedere al miliardario sudafricano di aprire il sistema satellitare di Space X ai palestinesi come già fatto per l‘Ucraina.

L’appello è partito sulla stessa piattaforma acquistata dal proprietario di Tesla, con commenti principalmente in lingua araba, poi ripresi da altri profili in inglese. “Chiediamo a Elon Musk di aprire la connessione satellitare a Internet nella Striscia di Gaza così come ha fatto in Ucraina. La situazione è davvero difficile e critica nella Striscia”, si legge in uno dei commenti diventati virali sul tema. Non si è fatta attendere la risposta di Musk che ha annunciato che il sistema “supporterà la connettività alle organizzazioni umanitarie riconosciute a livello internazionale a Gaza”, precisando tuttavia che “non è chiaro chi abbia l’autorità per i collegamenti via terra a Gaza, ma sappiamo che nessun terminale ha richiesto un collegamento in quella zona”.

Non è chiaro dunque al momento se la connessione sarà effettivamente possibile e in molti rimangono scettici sull’annuncio di Musk: “La cosa più logica sarebbe appoggiarsi alle infrastrutture di telecomunicazione egiziane“, suggeriscono alcuni utenti su X. Intanto organizzazioni umanitarie e giornalisti presenti sul campo faticano a far trapelare informazioni dalla Striscia ormai isolata, mentre le Forze di difesa israeliane hanno invitato i civili a lasciare il nord della Striscia avvertendo che il tempo per spostarsi sta per terminare.